"Questa settimana, la Russia ha lanciato quasi 630 bombe aeree guidate, circa 550 droni d'attacco e oltre 100 missili di vario tipo sull'Ucraina": queste le parole del presidente ucraino Volodymyr Zelensky su Telegram.

Zelensky ha espresso la sua gratitudine ai soldati che stanno coraggiosamente difendendo il paese e ai partner internazionali che comprendono l'urgenza di potenziare le difese aeree ucraine per proteggere la vita dei cittadini. Ha aggiunto: "Il mondo deve rimanere unito e più forte che mai. È solo con la forza che possiamo costringere la Russia e i suoi alleati a mettere fine al terrore e lavorare per una pace giusta".

Intanto, il ministero della Difesa russo ha informato che le sue forze hanno conquistato due villaggi strategici nella parte orientale dell'Ucraina, avvicinandosi a città chiave come Pokrovsk e Kurakhove. Durante un briefing, è stato dichiarato che le truppe hanno "liberato" Vesely Gai e Pushkine, entrambi situati nella regione di Donetsk.

In un episodio sorprendente, otto soldati russi sono stati uccisi dal 'fuoco amico' delle truppe nordcoreane nell'oblast di Kursk, segnando un incidente che evidenzia le difficoltà della comunicazione tra le forze russe e nordcoreane. Il presidente Zelensky ha confermato che sono emersi rapporti secondo cui i russi hanno iniziato ad utilizzare soldati nordcoreani nelle loro operazioni.

Questa escalation di conflitto ha sollevato preoccupazioni tra i leader mondiali, con appelli per un'azione diplomatica più incisiva e un rafforzamento degli aiuti militari all'Ucraina. Con la situazione in continuo evolversi, molti si chiedono quali saranno i prossimi passi della comunità internazionale nella lotta contro le aggressioni russe.