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2024: Un Anno Nero per le City Car in Europa - Solo 3 Riescono a Resistere!

2024-12-26

Autore: Alessandra

Chi ha ancora voglia di acquistare city car in Europa? A quanto pare, la risposta è sì, ma i dati del segmento A sono allarmanti. Il mercato delle piccole berline sta registrando una flessione drammatica, con un calo del 21%.

Fino a novembre 2024, solamente tre city car sono riuscite a migliorare le loro performance rispetto al 2023, evidenziando una crisi senza precedenti. La Fiat Panda, nonostante il recente restyling con la Pandina, la versione più smart e tecnologica mai vista, ha subito una perdita, passando da 117.179 a 114.262 immatricolazioni, un -2,5%. Più preoccupante è la situazione della Fiat 500 ibrida, le cui vendite sono crollate da 99.034 a 61.894, segnando un drammatico -37,5%.

Ma il colpo più duro è toccato alla Fiat 500 elettrica, il cui numero di immatricolazioni è sceso da 56.262 a 27.584, equivalenti a un incredibile -51%. Non va meglio per la Smart ForTwo, il cui modello è stato dismesso: le vendite sono precipitate da 16.425 a 5.818, registrando un calo del 64,6%. Anche la Dacia Spring ha visto una riduzione significativa delle vendite, con un -68,7%, passando da 54.050 a 16.907, colpita dalla concorrenza delle auto cinesi in Francia.

Anche Kia Picanto e Renault Twingo mostrano segni di declino. Tuttavia, in questo mare di cattive notizie ci sono delle eccezioni. Tre city car sono riuscite a fare segnare un incremento nelle vendite: la Toyota Aygo X, con un balzo del 15%, conquistando 90.106 europei rispetto ai 78.321 dell'anno scorso. La Hyundai i10 ha anch'essa fatto registrare una crescita, passando da 58.350 a 64.088 (+9,8%). Infine, la Suzuki Ignis, la sesta city car più venduta in Europa, ha visto un aumento delle immatricolazioni da 30.730 a 33.438, corrispondente a un +8,8%.

In un contesto così sfavorevole, ci si chiede se il futuro delle city car in Europa sia davvero in pericolo o se ci siano strategie da adottare per riaccendere l'interesse dei consumatori. Con l'emergere di nuove tecnologie e tendenze, è possibile che alcune marche riescano a reinventarsi e a riconquistare il mercato, oppure assisteremo a un'ulteriore erosione delle vendite? Solo il tempo potrà dirlo.