Allerta sull'Astensionismo: Calenda Propone un Election Day Annuale
2024-11-19
Autore: Giovanni
L'astensione degli italiani dal voto sta raggiungendo livelli allarmanti. Recenti dati rivelano che la metà degli elettori diserta le urne, creando un esodo preoccupante che colpisce non solo le elezioni locali, ma anche quelle regionali e europee. In Emilia Romagna, storicamente una delle regioni con la maggiore affluenza, alle ultime elezioni regionali si è registrato un punteggio record negativo di soli 46,42%. Questo rappresenta un crollo di oltre 20 punti percentuali rispetto al 67,67% delle precedenti elezioni. Il nuovo governatore Michele De Pascale è stato eletto senza il supporto della metà degli aventi diritto al voto, e la sua avversaria, Elena Ugolini, ha subito sottolineato la necessità di unire le forze per combattere l'astensionismo.
La situazione non è migliore in Umbria, dove l'affluenza si è fermata al 52,30%, in calo rispetto al 64,69% del 2019, e in linea con il trend negativo già evidenziato alle recenti elezioni europee, che hanno visto partecipare solo il 48,21% degli elettori. L'ex premier Romano Prodi ha dichiarato a La Stampa: "La situazione sta peggiorando da anni nel nostro sistema democratico, e siamo diretti verso un futuro problematico".
In risposta a questa crisi, Carlo Calenda, leader del partito Azione, ha proposto un innovativo "Election Day" annuale, volto a raccogliere in un’unica data tutte le elezioni amministrative e referendum. Calenda intende presentare questa proposta al Parlamento nei prossimi giorni, affermando che l'attuale situazione richiede misure urgenti per stimolare la partecipazione.
Il ministro Paolo Zangrillo ha descritto il basso tasso di affluenza come un campanello d'allarme per la politica, sottolineando che la disaffezione dimostrata dai cittadini indica un crescente disinteresse verso gli affari pubblici. Zangrillo ha dichiarato che è fondamentale per i politici tornare a praticare una politica che coinvolga ed ascolti le istanze dei cittadini. Ha riconosciuto di fare uno sforzo personale per essere in contatto con le amministrazioni locali e di considerare l'ascolto come un dovere essenziale di chi opera nella politica.
Il problema della bassa affluenza non sembra essere circoscritto solo alle elezioni locali: anche le elezioni politiche stanno risentendo di questo fenomeno. Nel 2022, l'affluenza è scesa al 63,4%, un significativo calo di 9 punti rispetto al 2018, in cui si era attestata al 72,94% per Montecitorio e al 73% per Palazzo Madama. Ora la domanda è: come potranno le istituzioni affrontare questa crisi di partecipazione che minaccia il tessuto democratico del Paese? Le elezioni del futuro ci riserveranno sorprese ancora più inaspettate?