Antibiotici, la campagna ASL Toscana SE per un uso responsabile
2024-11-21
Autore: Maria
L'ASL Toscana sud est ha lanciato una campagna di sensibilizzazione che invita a utilizzare gli antibiotici solo quando strettamente necessario, al fine di proteggere la salute attuale e quella futura. Questa iniziativa coincide con la Settimana mondiale dedicata alla resistenza antimicrobica, che si svolge dal 18 al 24 novembre.
La direzione sanitaria ha coinvolto esperti in malattie infettive e medicina generale per creare una serie di video informativi che saranno condivisi sui canali social dell'ASL. "L'obiettivo – dichiara Assunta De Luca, direttrice sanitaria – è aumentare la consapevolezza e la comprensione del fenomeno della resistenza antimicrobica, partendo dalle giovani generazioni, e promuovere le migliori pratiche tra i professionisti sanitari per limitare la diffusione di infezioni causate da agenti patogeni resistenti."
La coordinatrice dell'unità per la prevenzione e il controllo delle infezioni, Silvana Pilia, ha sottolineato che il tema della resistenza agli antibiotici è al centro delle preoccupazioni dell'Organizzazione Mondiale della Sanità a causa della sua crescente gravità. Ogni anno in Europa si registrano circa 670 mila infezioni da batteri resistenti, che causano oltre 35 mila decessi, di cui un terzo avviene in Italia. Secondo il Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie, senza azioni urgenti e immediate, entro il 2050 la resistenza agli antibiotici diventerà la principale causa di morte nel nostro Paese, superando malattie cardiovascolari e tumori.
La campagna non si limita ai professionisti della salute, ma mira a coinvolgere anche la popolazione. I cittadini sono incoraggiati a responsabilizzarsi, evitando l’uso indiscriminato di antibiotici e consultando il medico prima di assumerli. La lotta contro la resistenza antimicrobica è una battaglia comune che richiede l'impegno di tutti: istituzioni, professionisti e cittadini. Informarsi e fare scelte consapevoli è fondamentale per garantire un futuro di salute collettiva.