ASL L'AQUILA: FERDINANDO ROMANO SULLA CANDIDATURA PER LA SALUTE NEL LAZIO? CAOS POLITICO A ROMA!
2024-11-25
Autore: Alessandra
L'AQUILA – Nuove speculazioni in merito al futuro di Ferdinando Romano, attuale direttore generale della Asl Avezzano-Sulmona L’Aquila. Secondo voci recenti, Romano potrebbe essere in pole position per il prestigioso ruolo di Direttore della Direzione regionale Salute e Integrazione sociosanitaria della Regione Lazio. Questo importante incarico, tuttavia, è al centro di vivaci tensioni politiche all'interno della coalizione di centrodestra.
Il 65enne manager, originario della Campania ma romano d'adozione e docente di Igiene all’Università La Sapienza, ha lottato con successo in situazioni di crisi nella sua carriera. Attualmente, però, il suo futuro è incerto a causa della crisi interna alla giunta regionale della Pisana, dove partiti come Lega, Forza Italia e Fratelli d'Italia chiedono a gran voce un cambio al vertice della sanità.
Si parla di un possibile avvicendamento dell’attuale titolare, Andrea Urbani, che ha già mostrato segnali di affanno gestendo un debito sanitario cifrato in 22 miliardi di euro. I leader locali, tra cui Francesco Rocca, intendono mantenere il supporto per Urbani, solido alleato, nonostante le crescenti critiche sul suo operato.
Ferdinando Romano, da sempre ben visto nei circoli meloniani, potrebbe rappresentare una carta vincente per affrontare il difficile compito di risanare il sistema sanitario laziale, specie in un momento in cui il suo attuale ente deve affrontare un taglio radicale di 26 milioni di euro entro dicembre.
Il dibattito sulla sanità si sta intensificando, con personalità politiche come Fabio Rampelli che mettono in dubbio l'efficacia del direttore Urbani. Il complesso panorama politico fornisce a Romano la possibilità di emergere come la figura capace di guidare la ristrutturazione necessaria della sanità laziale, nonostante il suo coinvolgimento attuale nella ASL dell’Aquila.
Inoltre, il contributo del fondo sanitario per la provincia dell’Aquila è stato ritenuto insufficiente da romano, il quale ha sottolineato come i territori montani con bassa densità abitativa necessitano di maggiori risorse. È evidente che il dibattito sui fondi stia alimentando la tensione politica, e se non si troverà una soluzione condivisa, il Lazio potrebbe restare in una crisi cronica.
Mentre si scontrano interessi e strategie, l’attenzione è rivolta a Romano: sarà lui a raccogliere la sfida della salute nella Capitale o resterà ancorato al suo attuale incarico? La situazione evolve di giorno in giorno e ogni mossa potrebbe rivelarsi cruciale nel panorama politico e sanitario del Lazio.