Attacco nucleare: il triste scenario di guerra globale tra Russia e Occidente
2024-11-25
Autore: Chiara
Le minacce sempre più esplicite di Vladimir Putin non possono essere ignorate. Il leader russo ha parlato di una «guerra globale» in corso, e sembra che il Cremlino speri che gli Stati Uniti stiano prestando attenzione. Gli Stati Uniti, d'altra parte, desiderano evitare una escalation che trasformerebbe il conflitto attuale in una guerra mondiale. Tuttavia, la produzione in massa del nuovo missile Oreshnik, annunciata da Putin, mette in guardia sulla crescente pericolosità della situazione: questo missile è in grado di colpire qualsiasi obiettivo in Europa.
Quando si parla di sfide nucleari, è impossibile non considerare l'enorme arsenale di missili e testate nucleari di cui dispone la Russia. Con oltre 4.400 testate atomiche, Mosca mantiene pronte 1.710 di queste, una quantità significativa rispetto agli Stati Uniti, che schierano circa 1.770 testate con un totale di 3.700 nella loro riserva. Gli esperti di difesa notano che mentre gli Stati Uniti possiedono un vantaggio quanto a missili balistici, entrambi i paesi sono in una situazione delicata dove ogni provocazione può sfociare in un disastro nucleare.
La geografia gioca un ruolo cruciale: il Mare del Nord è uno dei punti di lancio dei sottomarini americani, avvicinandosi notevolmente al territorio russo. Qualsiasi attacco simile a quelli minacciati da Putin verso città europee come Londra o Parigi probabilmente avverrebbe con conseguenze devastanti anche per le maggiori metropoli russe.
L'arsenale nucleare statunitense non è solo limitato ai missili balistici; Francia e Gran Bretagna contribuiscono alla deterrenza nucleare globale con le loro flotte di sottomarini strategici, ognuna con decine di testate pronte a lanciare nel caso di un conflitto. Parigi, ad esempio, ha attualmente quattro sottomarini di classe Triomphant, mentre Londra sta mantenendo le sue quattro Navi Avanguardie, tutte armate con missili nucleari.
L'analista Andrea Margelletti ha avvertito che la Russia non sta bluffando e l'escalation del conflitto è più di una semplice minaccia. Se dovesse utilizzare armi nucleari, si potrebbe assistere a una reazione collettiva da parte di alcune nazioni europee, portando a un coinvolgimento diretto nel conflitto. È importante notare che la questione non è solo di guerra nucleare; potrebbe dare il via a conflitti convenzionali che, secondo Margelletti, sembra quasi inevitabile nel prossimo futuro.
In vista della nuova amministrazione di Donald Trump, la comunità internazionale guarda cercando di identificare soluzioni diplomatiche per evitare che il conflitto si intensifichi ulteriormente. Tuttavia, gli scetticismi regnano sovrani, poiché la Russia non ha mai dimostrato di voler concedere spazi per trattative pacifiche, alimentando nel contempo le preoccupazioni mondiali su un confronto che potrebbe avere ripercussioni a livello globale.