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Georgia in subbuglio: tensioni esplosive dopo l'assalto al Parlamento dell'Abkhazia

2024-11-17

Autore: Giulia

Le già fragili relazioni tra Georgia e Russia si stanno deteriorando ulteriormente, come dimostrano gli eventi recenti in Abkhazia, una regione separatista occupata da Mosca dal 2008. Centinaia, se non migliaia, di manifestanti hanno preso d'assalto il Parlamento e l'ufficio presidenziale a Sukhumi, la capitale regionale. Gli scontri con la polizia hanno lasciato almeno 14 persone ferite in seguito a tensioni esplose dopo la proposta di misure che avrebbero permesso ai cittadini russi di acquistare proprietà nell'area.

L'Abkhazia ha proclamato la sua indipendenza nel 1999, e la Russia ha riconosciuto questa dichiarazione solo dopo il conflitto del 2008. Tuttavia, la Georgia continua a considerare la regione come parte integrante del proprio territorio, etichettandola come "occupata" dalla Russia. Gli sviluppi recenti hanno colto di sorpresa molti, poiché il presidente dell'Abkhazia, Aslan Bzhania, aveva promesso di dimettersi e di indire elezioni anticipate se i manifestanti avessero abbandonato il Parlamento. Tuttavia, gli oppositori hanno rifiutato di lasciare gli edifici governativi, chiedendo invece le sue dimissioni incondizionate.

L'assalto è culminato con i manifestanti che hanno sfondato i cancelli del Parlamento utilizzando un camion e si sono introdotti all'interno, lanciando pietre contro la polizia. In risposta, le forze dell'ordine hanno utilizzato gas lacrimogeni per disperdere la folla, ma i disordini hanno continuato a imperversare, portando all'abbandono della proposta legislativa. In questo contesto, sia il presidente che il primo ministro sono fuggiti dal complesso governativo.

Le tensioni non si limitano all'Abkhazia. Anche in Georgia, le conseguenze delle recenti elezioni continuano a suscitare proteste. I manifestanti sono scesi in piazza a Tbilisi dopo che il partito pro-Mosca, Sogno Georgiano, ha ottenuto il 53,93% dei voti, nonostante le accuse di brogli lanciate dall'opposizione. Recenti arresti hanno portato a ulteriori tensioni, come dimostrato dall'episodio in cui il presidente della Commissione elettorale centrale, Giorgi Kalandarishvili, è stato colpito con vernice nera da un manifestante durante una protesta.

Il clima politico instabile in Georgia e le ripercussioni sul fronte abkhazo dimostrano quanto sia imminente il rischio di un conflitto aperto, mentre il dissenso contro la crescente influenza russa continua a prendere piede. Cosa succederà ora in questa regione già fragile? I cittadini georgiani stanno lottando per un futuro libero dalla dominazione russa o si troveranno intrappolati in un altro capitolo drammatico della loro storia?