Il dibattito sull'autonomia differenziata continua a infiammare le discussioni politiche in Italia, specialmente tra le Regioni interessate. Il governatore del Friuli Venezia Giulia, Massimiliano Fedriga, ha espresso forte preoccupazione per il mancato rispetto dei Livelli Essenziali delle Prestazioni (Lep), definendolo "gravissimo". Fedriga ha sottolineato che la responsabilità di stabilire i Lep ricade anche sullo Stato centrale, evidenziando il bisogno urgente di definire standard e servizi essenziali per i cittadini di tutte le regioni.

In un'intervista appassionata ad un'assemblea di Confindustria Vicenza, il Ministro degli Esteri Antonio Tajani ha affermato di essere favorevole all'autonomia, ma ha espresso ferme riserve sulla questione del commercio estero, dichiarando che "la politica commerciale non può essere gestita a livello regionale". La sua preoccupazione deriva dall'idea che, qualora le regioni potessero gestire le proprie politiche commerciali, potrebbe nascere una competizione distruttiva tra i prodotti locali, come i vini veneti e pugliesi o gli oli liguri e toscani, compromettendo l'efficienza del mercato.

Dall'altra parte, il governatore veneto Luca Zaia ha rivendicato il valore dell'autonomia come fondamentale per le imprese e i cittadini, affermando che "autonomia e imprenditoria sono una cosa sola". Zaia ha descritto l'autonomia come uno strumento per semplificare la vita dei cittadini piuttosto che complicarla further, enfatizzando l'importanza di un approccio integrato che favorisca la crescita economica.

Nel frattempo, il Partito Democratico in Veneto sta alzando la voce contro Zaia, accusandolo di "arroganza" e di non aver coinvolto adeguatamente l'assemblea legislativa nelle discussioni riguardanti l'autonomia. Vanessa Camani, capogruppo del Pd, ha messo in dubbio la legittimità del processo, affermando che l'autonomia non è di proprietà di Zaia, ma del Veneto e dei suoi rappresentanti.

Oggi, mentre a Roma si svolgerà un’assemblea sulla promozione del referendum per l'autonomia, il dibattito si intensifica a Venezia. La questione dell'autonomia differenziata non mostra segni di rallentamento, ma piuttosto sembra destinata ad accendersi ulteriormente nel prossimo futuro.