Durante il concerto del famoso trapper marocchino, un'affollata manifestazione di sostegno ha avuto luogo al Forum di Milano. I membri della comunità Kayros hanno srotolato uno striscione che affermava: «Non esistono ragazzi cattivi, Baby Gang uno di noi!». Questo evento ha suscitato discussioni accese sul ruolo delle gang giovanili nella società italiana e sulla necessità di comprendere le difficoltà che questi ragazzi affrontano quotidianamente.

I giovani, spesso etichettati come 'problematici', sono al centro di un dibattito che mette in luce anche il bisogno di politiche inclusive e la valorizzazione delle potenzialità artistiche di questi ragazzi. Baby Gang, uno dei volti più noti di questa realtà, ha fatto molto parlare di sé non solo per la sua musica, ma anche per il controverso passato legato alla gioventù difficile.

Il successo al concerto evidenzia una nuova forma di protesta e resilienza tra la gioventù, che cerca di sfuggire agli stereotipi e mostrare che la strada può portare a qualcosa di positivo. La comunità Kayros ha sottolineato come sia fondamentale ascoltare e supportare i ragazzi piuttosto che condannarli. La musica, in questo contesto, si dimostra un potente mezzo di riscatto e unione. Resta da vedere come evolverà questa narrativa e quale impatto avrà nelle vite di tanti altri giovani in situazioni simili.