Basta Ingiustizie! Aumento delle Tasse sulle Connessioni Internet: Scopri Chi Ne Risentirà di Più e Quanto Pagherai di Extra
2024-12-12
Autore: Giulia
Un nuovo emendamento proposto da Fratelli d'Italia prevede un rincaro del 10% per gli utenti di linea ADSL, una mossa che solleva dubbi e preoccupazioni tra le associazioni di consumatori e gli utenti domestici. Questa misura colpirebbe in particolar modo quelle fasce già svantaggiate che non hanno accesso a infrastrutture di banda larga adeguate.
In Italia, le infrastrutture di rete per la connessione a Internet sono estremamente disomogenee. Mentre nelle grandi città il passaggio da ADSL a fibra ottica ha portato a un notevole miglioramento della velocità di connessione, ci sono ancora moltissime aree del paese rimaste a secco, dove la fibra non è ancora disponibile o dove l'upgrade rimane imperfetto, con tratti di rete in rame ancora attivi.
Un simile emendamento non solo spinge gli utenti a passare a una tecnologia superiore, già migliorativa per chi ha accesso alla fibra, ma penalizza ingiustamente chi non ha alternative. Le tariffe dell'ADSL aumenterebbero, costringendo in alcuni casi persone e famiglie a pagare di più per un servizio che non permette comunque di adeguarsi agli standard attuali di connessione.
L’emendamento, che dovrà essere discusso nella prossima legge di bilancio per il 2025, prevede la creazione di un fondo presso la Presidenza del Consiglio per supportare i provider di servizi di telecomunicazione nella transizione verso la fibra ottica. Tuttavia, molti esperti e associazioni, come AIIP (Associazione Italiana Internet Provider), hanno espresso forti preoccupazioni riguardo alla misura.
Le associazioni di consumatori mettono in guardia su come questa proposta possa ostacolare la crescita omogenea del settore, favorendo un'unica azienda già dominante nel settore delle telecomunicazioni. La questione è seria: oltre all'aumento dei costi, ci si deve chiedere come una forzatura alla transizione possa violare diritti di accesso equo per tutti i cittadini, indipendentemente dalla loro posizione geografica.
In aggiunta, i tempi per il passaggio completo alla fibra sono stati fissati da AGCOM per il 2028, ma l’emendamento suggerirebbe un’accelerazione, costringendo i provider a correre per rispettare scadenze insostenibili. Questa accelerazione non potrebbe che causare maggiori costi, aggravando ulteriormente la situazione di chi già vive in aree sottoservite.
La situazione è delicata; le autorità governative e i cittadini devono collaborare per trovare una soluzione che rispetti gli interessi di tutti e non solo dei più fortunati. Sarà interessante vedere se il governo ascolterà queste preoccupazioni e deciderà di risolvere la questione in modo equo, oppure se questo emendamento rimarrà una realtà scomoda per molti italiani.