La situazione per l'ex presidente boliviano Evo Morales (2006-2019) si fa sempre più complessa. Recentemente, l'avvocato Sandra Gutiérrez ha denunciato di essere stata sollevata dal suo incarico di procuratore nella regione di Tarija dopo essersi rifiutata di interrompere un'indagine che coinvolge Morales, accusato di stupro nei confronti di una ragazza di soli 15 anni e di tratta di esseri umani.

Il presidente attuale, Luis Arce, ha descritto il caso come "estremamente delicato". Ha dichiarato che l'indagine verrà "secretata" al fine di evitare strumentalizzazione politica e per garantire la protezione della vittima. Arce ha sottolineato l'importanza di affrontare tali questioni con la massima serietà: "È fondamentale che la popolazione capisca che il governo non utilizzerà mai un caso così delicato per scopi politici," ha affermato.

Il caso ha attirato l'attenzione internazionale, poiché evidenzia non solo la fragilità della giustizia in Bolivia, ma anche il trattamento riservato a minori vittime di abusi. La difesa di Morales ha controbattuto, accusando l'amministrazione di Arce di orchestrare una persecuzione contro di lui per motivi politici, insinuando che questa sia un’azione per distogliere l’attenzione dai problemi interni del Paese.

Intanto, il dibattito pubblico si intensifica, e il timore di una manipolazione politica della giustizia cresce. Nonostante le forti accuse, Morales continua a mantenere una certa base di supporto tra i suoi sostenitori, che lo vedono come una vittima di un complotto contro di lui. Questo scandalo potrebbe avere ripercussioni significative nelle prossime elezioni, influenzando il panorama politico boliviano.

Resta da vedere come si svilupperà questa intricata vicenda e quali saranno le prossime mosse di Morales e del governo Arce in questo contesto di accuse gravi e tensioni politiche.