Tecnologia

Bunker mobili anti-nucleare: la Russia lancia la produzione in serie per affrontare le minacce!

2024-11-20

Autore: Sofia

La Russia ha iniziato per la prima volta la produzione in serie di bunker mobili KUB-M, concepiti come un contrappeso alle crescenti tensioni nella guerra contro l'Ucraina. L'annuncio è stato fatto dall'Istituto panrusso di ricerca per la protezione civile e le emergenze (VNII GOChS).

Produzione in corso

Il sito dell'istituto ha rivelato che la produzione si è avviata nella città di Dzerzhinsk, nella regione di Nizhny Novgorod. Notoriamente, questa è la stessa località dove a fine ottobre droni ucraini avevano colpito la principale fabbrica russa di esplosivi, evidenziando una crescente vulnerabilità delle infrastrutture russe.

Come operano i KUB-M

Questi rifugi presentano una tecnologia avanzata che offre protezione contro una serie di minacce, tra cui disastri naturali, incidenti industriali e, in particolare, attacchi nucleari. Secondo quanto dichiarato dagli sviluppatori, i KUB-M possono proteggere le persone per un massimo di 48 ore da vari rischi: dall'onda d'urto e dalle radiazioni di un'esplosione nucleare, fino alla contaminazione radioattiva dell'area e agli effetti devastanti di esplosioni convenzionali. Inoltre, i KUB-M sono progettati per resistere alla caduta di detriti, sostanze chimiche pericolose e incendi.

Versatilità e capacità di espansione

La struttura è composta da due moduli principali: uno spazio che può ospitare fino a 54 persone e un blocco tecnico. È interessante notare che, per migliorare ulteriormente la capacità del rifugio, è possibile aggiungere moduli supplementari. Questa caratteristica rende i KUB-M particolarmente versatili, permettendo di adattarsi rapidamente ai cambiamenti del contesto bellico.

Il futuro dei rifugi anti-nucleari in Russia

La produzione dei KUB-M sottolinea l’intento della Russia di rafforzare le sue difese civili in un clima di crescente tensione geopolitica. L'adozione di queste strutture potrebbe essere vista come una risposta diretta alle minacce esterne, suggerendo che Mosca sta preparando il terreno per un conflitto prolungato e complesso. In un mondo dove le guerre possono improvvisamente intensificarsi, la sicurezza delle popolazioni civili diventa una priorità strategica.