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Come ci curiamo e quanto costa la sanità in Emilia-Romagna: un'analisi approfondita

2024-10-09

Autore: Sofia

La sanità in Emilia-Romagna rappresenta un argomento cruciale, specialmente alla luce del recente rapporto della fondazione Gimbe, che ha evidenziato un'emergenza nazionale nel campo della salute. Nonostante la nostra regione abbia ottenuto valutazioni positive, esistono significativi problemi a livello nazionale, come l'aumento della spesa sanitaria che costringe molti cittadini a rinunciare a cure e prevenzione.

Un quadro allarmante a livello nazionale

Secondo il presidente Nino Cartabellotta, esiste un divario preoccupante nella spesa sanitaria pubblica pro capite. In Italia, la spesa annua è di circa 889 euro in meno rispetto alla media dei paesi OCSE, con un deficit complessivo che sfiora i 52,4 miliardi di euro. La situazione è aggravata dalla crisi del personale sanitario, con un boom della spesa a carico delle famiglie che ha toccato un aumenta del 10,3%. Nel 2023, quasi 4,5 milioni di italiani hanno rinunciato a prestazioni sanitarie, di cui 2,5 milioni per motivi economici.

Emilia-Romagna: un modello a sé

Nel contesto di questa crisi, l'Emilia-Romagna si distingue per alcune performance positive. La regione è prima per quanto riguarda la prevenzione e si colloca bene anche per l'assistenza distrettuale e ospedaliera. Nel 2023, il 5,8% delle famiglie ha rinunciato a cure mediche, un dato migliore rispetto alla media nazionale del 7,6%. L'aspettativa di vita alla nascita è di 83,6 anni, superiore alla media italiana di 83,1 anni, e la regione dispone di un numero elevato di medici e infermieri rispetto alla media nazionale.

Le sfide nel personale sanitario

Tuttavia, la regione non è esente da problemi. Nonostante il buon numero di professionisti, ci sono still sfide significative, soprattutto in relazione alla crescita della domanda di assistenza. Si stima che manchino 418 medici di medicina generale, e tra il 2019 e il 2022, si è registrata una contrazione del 10,5% nel numero di medici nella regione. Le prospettive di carriera limitate e il burnout nei professionisti della salute sono realtà preoccupanti che potrebbero compromettere il sistema sanitario a lungo termine.

Un servizio alle prese con la disparità

Le disuguaglianze nella qualità dell'assistenza continuano a persistere. Solo tredici regioni soddisfano gli standard essenziali di assistenza, con un aumento del divario Nord-Sud. Inoltre, la legge sull’autonomia differenziata potrebbe aggravarne ulteriormente la situazione per le regioni meridionali, minando il già fragile equilibrio del Servizio Nazionale Sanitario (SSN).

Misure e previsioni per il futuro

Guardando al futuro, le proiezioni finanziarie non sono incoraggianti. Le stime suggeriscono un ulteriore definanziamento della sanità pubblica nei prossimi anni, mentre le spese delle famiglie sono in continuo aumento. Cartabellotta ha sottolineato che la riduzione della spesa alla prevenzione avrà conseguenze devastanti per il sistema sanitario in futuro. Le sfide sono enormi, ma la salute dei cittadini non può diventare una priorità secondaria in una società che si definisce moderna e civile.

In sintesi, sebbene l'Emilia-Romagna possa vantare alcuni successi nel campo della sanità, le sfide rimangono enormi sia a livello regionale che nazionale, e la necessità di riforme strutturali e finanziamenti adeguati è più che mai evidente.