CASALMAGGIORE - A partire da giovedì, in occasione della Giornata Mondiale della Salute Mentale, diverse località del territorio, comprese scuole e chiese, accoglieranno i 'manifesti parlanti' realizzati nell'ambito dell'iniziativa 'La città sociale, la città che cura'. Questi manifesti, dotati di QR code, offriranno l'opportunità ai visitatori di ascoltare testimonianze emozionanti di chi ha deciso di condividere la propria visione di una 'città sociale'.

Non si limiteranno a Casalmaggiore: anche città come Cremona, Milano e Trieste saranno teatro di questa importante iniziativa, che mira a diffondere un messaggio di comunità e inclusione. In una conferenza tenutasi questa mattina, il sindaco Filippo Bongiovanni e le autrici Antonella Pizzamiglio, Barbara Sereni e Fiorenza Bicchierai hanno discusso i dettagli dell’evento.

Il sindaco ha evidenziato come, dal 9 marzo al 6 aprile, si siano svolti eventi e incontri dedicati alla celebrazione del centenario dalla nascita di Franco Basaglia e per ricordare il professor Franco Rotelli, entrambi pionieri della riforma psichiatrica in Italia. Questa iniziativa ha unito scuole, cittadini e professionisti della salute mentale in un percorso di riflessione sulle tematiche dell'emarginazione e del benessere sociale.

In seguito a ciò, sono stati creati ben 89 manifesti grazie alla pasione e all'impegno di Iris Caffelli di ForMattArt, corredati da altrettante testimonianze registrate in un video di quasi 15 minuti disponibile su YouTube. Gli studenti del Polo Romani e della Fondazione Santa Chiara, insieme a cittadini e professionisti, hanno condiviso le loro idee, desideri e sogni su come dovrebbe essere una città che abbraccia la dimensione sociale.

Le testimonianze raccolte sono state ricche e varie, con contributi da persone di diverse nazionalità, tra cui greci, polacchi e francesi. Pizzamiglio ha sottolineato che qualcuno ha persino espresso il desiderio di portare il mare in città! Tra le voci significative ascoltate, quella di Annise Grandi, recentemente scomparsa, presidente del centro antiviolenza, il cui messaggio impattante ci ricorda quanto sia potente la forza delle donne nel distruggere i muri e cambiare il mondo attuale.

Pizzamiglio ha anche catturato questi momenti significativi con fotografie, mentre Sereni e Bicchierai hanno curato la raccolta delle idee e dei pensieri espressi. La mostra fotografica di Pizzamiglio, intitolata "Leros || Mio Viaggio", ha evidenziato le drammatiche condizioni di uno dei manicomi più controversi nella storia recente europea, sensibilizzando ulteriormente il pubblico su queste tematiche vitali. Non perdere l'occasione di esplorare queste storie che stanno plasmando il futuro della comunità!