Nazionale

Conte Sotto Assalto: I Ribelli del M5S Lo Vogliono in Pensione!

2024-11-23

Autore: Alessandra

Quello che doveva essere un momento di rinascita e coesione all'interno del Movimento 5 Stelle si sta trasformando in un campo di battaglia. Durante l'assemblea tenutasi al Palazzo dei Congressi di Roma, Giuseppe Conte ha affrontato una dura contestazione da un gruppo di attivisti, che hanno chiesto a gran voce le sue dimissioni, paragonandolo al Partito Democratico. Un chiaro segnale di malcontento all'interno di un movimento che, per molti, ha abbandonato i suoi principi fondatori.

Le urla dei ribelli, che indossavano magliette con le facce di Beppe Grillo e Gianroberto Casaleggio, hanno risuonato nell'aula: "70mila iscritti cancellati! Vergognatevi!". Un attacco frontale, considerato da alcuni come un vero e proprio tradimento delle origini del movimento, nato tra la gente, tra i banchetti e le piazze e non nei salotti politici.

Conte, che spera di consolidare la propria leadership nel campo progressista, ha dovuto confrontarsi con una fronda interna sempre più decisa. Gli attivisti hanno accusato i vertici del Movimento di voler cambiare le regole per mantenere il potere, parlando di una preoccupante deriva autoritaria. Questo clima di tensione è accresciuto da risultati deludenti nelle elezioni regionali, dove il M5S ha ottenuto percentuali da “prefisso telefonico”.

Nonostante ciò, Conte ha cercato di mostrarsi aperto al dissenso, affermando: "Questa è una forza politica sana". Tuttavia, il suo timore più grande è quello di vedere prevalere la linea di Beppe Grillo. L'ex presidente del Consiglio ha messo in guardia: se il risultato del voto online non dovesse rispecchiare le sue posizioni, sarebbe pronto a dimettersi.

Alliances e Futuro

Nel corso della serata, Conte ha toccato punti cruciali per il futuro del Movimento, ribadendo la sua preferenza per una legge elettorale proporzionale con preferenze per ridare potere di scelta ai cittadini. Ha sottolineato che il termine “progressista” deve essere un marker fondamentale per il M5S, che implica la volontà di combattere le disuguaglianze e applicare attivamente la Costituzione.

Ma mentre Conte cerca di tenere unite le fila del Movimento, i suoi sostenitori sono sempre più determinati: Roberto Fico, ex presidente della Camera, ha dichiarato che il vero obiettivo è formare un governo alternativo al centrodestra. Anche Vittoria Baldino ha espresso la sua disponibilità a ritirarsi qualora i membri decidessero di allontanarsi dal campo progressista.

Un Movimentato Futuro

Insomma, mentre il M5S affronta sfide interne senza precedenti, è evidente che la battaglia tra le diverse anime del movimento non è destinata a placarsi. La domanda che sorge spontanea è: Conte riuscirà a mantenere il controllo o sarà costretto a cedere il passo ai “ribelli”? Il futuro del Movimento è più incerto che mai, e i prossimi giorni saranno decisivi!