Scienza

Corsa all'idrogeno a basse emissioni: scoperte sorprendenti sulle opportunità e le sfide globali

2024-10-03

Autore: Maria

L'idrogeno sta rapidamente emergendo come il vettore energetico del futuro, rappresentando un'opzione cruciale per accelerare la transizione verso un'economia a riverso netto di emissioni di gas serra entro il 2050. Tuttavia, la sua produzione presenta notevoli sfide, in particolare il metodo con cui viene generato. Attualmente, oltre il 95% dell'idrogeno prodotto globalmente deriva dal processo di steam reforming, che è altamente inquinante e dipendente dai combustibili fossili.

L'idrogeno verde, al contrario, viene prodotto tramite elettrolisi dell'acqua utilizzando energia proveniente esclusivamente da fonti rinnovabili, garantendo una produzione sostenibile. Nonostante il suo potenziale, i costi di produzione attuali rimangono elevati e rappresentano un ostacolo significativo. È in questo contesto che l'Agenzia Internazionale dell'Energia (IEA) ha recentemente pubblicato il Global Hydrogen Review 2024, un rapporto completo che analizza la domanda di idrogeno, le innovazioni tecnologiche, gli investimenti, e i costi associati all'elettrolisi.

CRESCITA DELLA DOMANDA E PROGETTI DI IDROGENO VERDE

La domanda globale di idrogeno ha raggiunto nel 2023 i 97 milioni di tonnellate, un incremento del 2,7% rispetto all'anno precedente. Tuttavia, la produzione è ancora dominata dai combustibili fossili, con la domanda principale concentrata nel settore delle raffinerie e della chimica. La produzione di idrogeno verde e viola resta marginale, con un output inferiore a 1 milione di tonnellate nel 2023. Nonostante ciò, le prospettive sono incoraggianti: si prevede che la produzione di idrogeno verde possa raggiungere 49 milioni di tonnellate all'anno entro il 2030, grazie a un significativo aumento dei progetti approvati.

In effetti, i progetti di idrogeno a basse emissioni sono raddoppiati rispetto all'anno scorso, segnando un aumento di cinque volte rispetto all'attuale capacità di produzione. Attualmente, la produzione è equamente suddivisa tra elettrolisi (1,9 milioni di tonnellate) e idrogeno blu da combustibili fossili con tecnologie di cattura e utilizzo della CO2 (1,5 milioni di tonnellate).

SCONTRI E RITARDI NELLA CRESCITA DELL'IDROGENO A BASSE EMISSIONI

Secondo il rapporto, nonostante le opportunità, ci sono state diverse cancellazioni e ritardi nei progetti, che minacciano di compromettere l'attuazione della pipeline di progetti. Le problematiche principali includono segnali di domanda incerti, ostacoli finanziari e incertezze normative, oltre a difficoltà nel conseguimento di permessi e licenze.

Nonostante queste sfide, gli investimenti governativi nel settore dell'idrogeno sono aumentati dal 2016, evidenziando una crescente fiducia nelle opportunità future. Diverse tecnologie di utilizzo finale, fra cui quelle nell'industria e nella produzione di energia, hanno raggiunto fasi avanzate di sperimentazione.

COSTI DELL'IDROGENO NEL FUTURO

Essendo un settore ancora agli albori, i costi di produzione dell'idrogeno presentano una notevole variabilità. Le proiezioni indicano che, seguendo lo scenario Net Zero Emissions by 2050 (NZE) dell'IEA, i costi di produzione dell'idrogeno verde potrebbero scendere a tra i 2 e 9 dollari per chilogrammo entro il 2030, pari alla metà dei costi attuali. Nel contesto delle politiche esistenti, i costi potrebbero solo diminuire del 30%, insufficiente per raggiungere gli obiettivi di emissione net-zero.

La previsione è che, qualora vengano realizzati progetti su vasta scala, potrebbero emergere opportunità per una produzione competitiva di oltre 5 milioni di tonnellate all'anno a costi simili a quelli derivanti dai combustibili fossili. Entro il 2030, si potrebbero produrre fino a 12 milioni di tonnellate all'anno a costi inferiori a 1,5 dollari per chilogrammo. Per il futuro, i milioni investiti nella ricerca e sviluppo dell'idrogeno verde potrebbero rivoluzionare il mercato, alimentando un'ulteriore crescita e innovazione nel settore energetico.