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Crisi in Italia Viva: La sezione Nordeuropa abbandona Renzi

2024-10-14

Autore: Sofia

Luca Malosti, presidente di Italia Viva Nordeuropa, ha ufficialmente comunicato in una lettera aperta agli iscritti e agli organi del partito la sua decisione di dimettersi e restituire la tessera di iscrizione. Questo segnale sconvolgente è stato accompagnato da altre dimissioni, poiché oltre il 50% degli iscritti territoriali ha seguito il suo esempio, lasciando il partito o non rinnovando la propria adesione. L'organizzazione di Italia Viva nel Nordeuropa include paesi come Svezia, Danimarca, Finlandia, Norvegia, Estonia, Lettonia e Lituania, ma recenti sviluppi hanno dimostrato uno stato di crisi all'interno del partito.

Il passo di Malosti e dei membri della cabina di regia, tra cui Emiliano Pinori, Claudio Porfiri e Silvia Restivo, è il risultato di una lunga riflessione riguardo le scelte del leader nazionale Matteo Renzi. Quest'ultimo ha recentemente annunciato l'intenzione di integrare Italia Viva nel cosiddetto “campo largo”. Una decisione che non ha convinto la dirigenza Nordeuropea, la quale vede nella manovra un abbandono delle aspirazioni strategiche del partito in favore di scelte tattiche a breve termine.

Il gruppo di Malosti ha espresso preoccupazione per il fatto che l'obiettivo originale di Italia Viva dovesse rimanere la creazione di un'alternativa politica indipendente dai poli di centrosinistra e centrodestra, ora sempre più influenzati da movimenti populisti. Aumenta il malcontento, dato che le richieste di congresso formulate da centinaia di membri locali e giovani attivisti sono state ignorate dal presidente Renzi.

In una provocatoria dichiarazione, Malosti ha affermato: “Basta coalizioni contro! Abbiamo già dato in passato e dobbiamo riconoscere che le alleanze disomogenee possono portare a una vittoria elettorale, ma per un governo efficace è essenziale un'agenda politica comune.” Ha poi evidenziato le ambiguità presenti nel “campo largo” e il rischio di posizioni critiche verso il sostegno all'Ucraina e a Israele, descrivendo questi paesi come “fratelli” sotto attacco dalle dittature contemporanee, in particolare quella russa e iraniana.

Malosti e Pinori, continuando a nutrire speranze per un'offerta politica liberaldemocratica, hanno deciso di unirsi al progetto “Orizzonti Liberali”. La prima assemblea di questo nuovo movimento si terrà il 26 ottobre a Roma, seguita da un incontro dedicato alla formazione del “partito liberaldemocratico” il 23 e 24 novembre a Milano. Questi eventi potrebbero rivelarsi cruciali per il futuro del liberalismo in Italia, e la frattura all'interno di Italia Viva segna un punto di non ritorno per molti dei suoi membri.