Nazionale

Ponte di Messina: Nuovi Ritardi e Contenziosi da Milioni

2024-10-15

Autore: Maria

Un grande sogno di infrastruttura, il Ponte sullo Stretto di Messina, è ora intrappolato in una rete di contenziosi legali. I protagonisti di questa complessa vicenda sono il Consorzio Eurolink, guidato da Webuild, e Parsons Transportation, entrambi in conflitto con la società Stretto di Messina. La situazione si fa sempre più tesa, con Eurolink che chiede 700 milioni di euro come penale etter aver ottenuto il 10% di indennità a seguito della risoluzione contrattuale, mentre Parsons punta a oltre cinquanta milioni.

La Corte d’Appello ha rinviato il caso Eurolink al 9 giugno 2025, e il tribunale di Roma ha posticipato la causa di Parsons al 20 gennaio 2024. Questo slittamento potrebbe ritardare ulteriormente l’avvio dei lavori sul ponte che tanto si attende.

La Complessa Situazione Legale

Il consorzio Eurolink ha presentato il progetto per il ponte oltre dieci anni fa, ma la situazione si è complicata quando il governo ha deciso di risolvere i contratti a causa di questioni legate alla valutazione di impatto ambientale e alla mancanza di finanziatori privati. Nonostante una decisione sfavorevole del giudice, la società continua a perseguire il contenzioso.

Per quanto riguarda Parsons Transportation, il tribunale ha bocciato la richiesta principale relativa all’indennità di risoluzione contrattuale e ha nominato un consulente per calcolare le spese e i danni subiti.

Tempistiche Incerta per il Futuro del Ponte

Questi rinvii pesano sulle scadenze fissate dalla società Stretto di Messina per la realizzazione del ponte. Fino a quando le controversie non saranno risolte, non sarà possibile avanzare con la firma degli atti necessari per l’avvio delle opere. La situazione è ulteriormente complicata dal fatto che una eventuale anticipazione dell’udienza da parte della Corte d’Appello dipenderebbe dalla rinuncia da parte di Eurolink al contenzioso.

Legittimità Costituzionale e Contestazioni

In aggiunta, il 8 novembre il tribunale delle imprese di Roma si occuperà di un’istanza di inibizione presentata da 104 cittadini, i quali contestano la legittimità costituzionale delle attività della società Stretto di Messina. Questi cittadini si oppongono anche al “decreto infrastrutture” e alle recenti normative che intendono sostituire le decisioni tecniche con quelle politiche, un tema che ha sollevato un acceso dibattito a livello nazionale.

Anche il deputato di Alleanza Verdi Sinistra, Angelo Bonelli, ha chiesto chiarimenti riguardo agli accordi tra Eurolink e Stretto, ma il ministro delle Infrastrutture e Trasporti, Matteo Salvini, ha dichiarato che la pubblicazione di tali documenti non è prevista dalla normativa vigente. La situazione rimane dunque in stallo e il futuro del Ponte sullo Stretto di Messina appare sempre più incerto, con ripercussioni non solo sul fronte economico, ma anche su quello politico e sociale.