Nazionale

De Luca: La Lega si dissocia! Salvini assente, Calderoli si richiama al Cdm

2025-01-09

Autore: Luca

La Lega Nord ha dichiarato: "È necessaria una modifica del limite nazionale".

Il Consiglio dei ministri ha deliberato di impugnare davanti alla Corte Costituzionale la legge regionale della Campania, che consente al governatore dem Vincenzo De Luca di ricandidarsi per un terzo mandato. Secondo un comunicato di Palazzo Chigi, tale legge, "ponendosi in contrasto con la normativa statale, viola l’articolo 122, primo comma, della Costituzione, nonché i principi di ragionevolezza e di uguaglianza nell’accesso alle cariche elettive fissati dagli articoli 3 e 51".

Tuttavia, la Lega ha voluto marcare la propria distanza sul tema dal resto della maggioranza: il leader del partito Matteo Salvini, vicepremier e ministro dei Trasporti, è risultato assente alla seduta, mentre il ministro delle Autonomie Roberto Calderoli si è richiamato al Consiglio. Calderoli ha ribadito ciò che la Lega ha sempre sostenuto: è favorevole a una modifica della legge nazionale che impone alle Regioni il limite dei due mandati, "sul quale, però, al momento non c’è intesa".

Questo dibattito è particolarmente significativo per il governatore del Veneto, Luca Zaia, che desidera ricandidarsi per la quarta volta, poiché la legge è entrata in vigore quando era già stato eletto e quindi il suo primo mandato non è conteggiato.

Durante il Consiglio, Calderoli ha messo in evidenza le problematiche più ampie che l’impugnazione potrebbe sollevare, specialmente per quelle Regioni che non hanno recepito la legge nazionale. La Lega sostiene che sarebbe più utile intervenire in anticipo con una legge nazionale specifica.

In un recente briefing stampa, la premier ha chiarito: "Obiettivamente, non mi sembra possibile intervenire con un presidente di regione sì e uno no", pur ricordando che il limite dei due mandati è già previsto nella riforma costituzionale sul premierato, condivisa dagli alleati.

Dall’altro lato, la sezione veneta della Lega non si arrende e la senatrice Erika Stefani ha dichiarato: "In Veneto la Lega non si conta, ma si pesa, grazie all’ottimo lavoro di Zaia. Siamo pronti a continuare anche da soli".

Il clima politico in Italia è sempre più teso, con i partiti che si trovano a dover affrontare sfide interne e esterne. Cosa accadrà ora? Solo il tempo potrà darci una risposta, mentre si intensificano le voci che reclamano un cambiamento sulla gestione politica regionale.