Nel corso di un'intervista a Un Giorno da Pecora su Rai Radio1, il noto cantante Edoardo Vianello ha scatenato una polemica tra i suoi sostenitori e una parte della sinistra. Riferendosi al suo celebre brano "I Watussi", Vianello ha affermato: “Ci sta un popolo di neri che ha inventato tanti balli, non c’è niente di offensivo”. Questa affermazione è stata oggetto di critiche, poiché il termine "neri" nel testo è considerato inaccettabile ai giorni nostri. Di fronte alla proposta di modificare il testo, Vianello ha risposto in modo provocatorio: "Sarei disposto a farlo se cominciassero a demolire il Colosseo", generando meraviglia e polemiche tra gli ascoltatori.

La discussione si è intensificata quando il cantante ha giustificato l’uso della parola "nero": "Ai miei tempi era normale, non vedo perché debba adeguarmi a una sciocca tradizione". Questa dichiarazione ha illustrato la sua convinzione che la musica e la cultura debbano rimanere ancorate ai contesti storici in cui sono nate.

Parlando dell’attualità musicale, Vianello ha espresso la sua insoddisfazione nei confronti degli artisti in gara a Sanremo quest'anno, dicendo: "Non fanno più musica, fanno altre cose, chiacchierano e rappano. Achille Lauro è quello che mi piace un po’ di più", mentre ha ammesso di non aver mai ascoltato canzoni di Fedez e Tony Effe.

Nonostante la controversia, è chiaro che Vianello, con il suo stile provocatorio, continua a far parlare di sé, sfidando le norme contemporanee e mantenendo viva la tradizione della canzone italiana. La sua determinazione nel rimanere fedele ai suoi testi originali potrebbe essere vista come un atto di ribellione nei confronti delle pressioni politicamente corrette che influenzano l'industria musicale.