Elezioni in Romania: Calin Georgescu trionfa, ma scoppiano polemiche e richieste di annullamento!
2024-11-28
Autore: Giovanni
Risultati delle elezioni e richieste di annullamento
Due candidati eletti al primo turno delle elezioni presidenziali rumene, Cristian Terhes e Sebastian Popescu, hanno fatto una mossa inaspettata presentando alla Corte Costituzionale del Paese una richiesta di annullamento dei risultati. La tensione è palpabile dopo che Calin Georgescu, candidato dell'estrema destra, ha ottenuto una vittoria sorprendente con il 22,9% dei voti, superando Elena Lasconi, leader di centrodestra, che ha raggiunto il 19,2%.
Preoccupazioni sulle minacce informatiche
Il presidente in carica, Klaus Iohannis, ha convocato giovedì un Consiglio supremo di difesa per discutere le minacce informatiche in vista del secondo turno delle elezioni, previsto per l'8 dicembre. Questa decisione sottolinea la preoccupazione crescente riguardo alla sicurezza informatica, in un contesto in cui le elezioni sono state oggetto di pressioni e contestazioni.
Le affermazioni di Georgescu e il supporto mediatico
Georgescu ha sollevato un vero e proprio polverone, affermando di non aver speso nulla per la sua campagna, prevalentemente condotta tramite TikTok, il che ha fatto sorgere interrogativi sui metodi utilizzati e sul supporto di cui potrebbe godere a livello di media e propaganda. Con i candidati socialdemocratici come il premier Marcel Ciolacu e George Simion esclusi, molti si sono chiesti come sia stata possibile una tale risalita dell'estrema destra.
Proteste e dissenso
Le proteste contro il risultato del primo turno continuano a Bucarest e in altre città, con migliaia di cittadini scesi in piazza per esprimere il loro dissenso. "Non vogliamo un leader legionario, un leader fascista!", affermano i manifestanti, preoccupati per gli adattamenti ideologici che potrebbero riportare il Paese indietro di decenni.
La risposta dei sostenitori di Georgescu
Circa duemila persone si sono riunite in piazza Victoriei, contrassegnando il loro rifiuto della retorica anti-Ue e anti-Nato di Georgescu, mentre i suoi sostenitori si sono radunati in piazza dell'Università per difendere il nuovo leader, accusando i media di travisare le sue dichiarazioni.
Attesa per la decisione della Corte Costituzionale
Giovedì, la Corte Costituzionale deciderà sul futuro di queste elezioni, indagando su eventuali irregolarità. La tensione rimane alta e gli occhi della comunità internazionale sono puntati sulla Romania mentre la nazione si prepara per un secondo turno che potrebbe cambiare il corso della sua storia.