Salute

Emergenza Sanità: I Medici Protestano contro il Governo!

2024-11-27

Autore: Alessandra

Oggi, durante un incontro tra i sindacati medici e il ministro della Salute Orazio Schillaci, è emersa una realtà sconvolgente: "La sanità è la prima preoccupazione dei cittadini ma l’ultima della politica". Nonostante le richieste urgenti, i risultati sono stati deludenti.

I lavoratori del settore denunciano risorse assolutamente insufficienti per gestire il personale sanitario e ridurre l'orario di lavoro. È evidente che la rimozione del tetto alla spesa per il personale, un piano serio di nuove assunzioni, e una visione a lungo termine per il sistema sanitario nazionale manchino gravemente. L'ultima riunione non ha fatto nulla per calmare gli animi dei medici e degli infermieri.

Il presidente di Cimo-Fesmed, Guido Cinci, ha sottolineato che è cruciale per il ministro Schillaci far sentire la voce dei professionisti sanitari nei confronti del Ministero dell’Economia e delle Regioni. "Pretendiamo di essere ascoltati e non presi in giro" ha affermato.

Il sistema sanitario nazionale, da quarantasei anni attende una riforma, e i medici denunciano che le risorse stanziate dalla legge di Bilancio sono assolutamente inadeguate. Nonostante si preveda un incremento dei fondi sanitari nei prossimi anni, con cifre che dovrebbero arrivare a quasi 9 miliardi entro il 2030, i professionisti sanitarî mettono in guardia: ci sono circa 19 miliardi di euro di gap da colmare.

Un altro punto cruciale è l'emorragia di medici verso l'estero, con un numero esiguo di professionisti stranieri che decide di trasferirsi in Italia. Sempre più medici scelgono di lavorare con contratti temporanei, fuggendo dalle rigidità dei contratti permanenti e rinunciando alle garanzie per la vita privata che questi possono offrire. "È inutile erogare bonus bebè se le lavoratrici della sanità non possono dedicarsi ai loro figli" ha dichiarato Flavio Civitelli, vice segretario di Anaao Assomed, chiedendo riforme strutturali per garantire diritti e supporto alle famiglie.

Inoltre, il governo ha proposto di eliminare la defiscalizzazione degli stipendi per i medici, a fronte di un aumento diretto degli stipendi che è considerato anch'esso insufficiente. "Non possiamo accettare briciole quando le risorse necessarie sono così visibilmente esigue", ha affermato Civitelli, avvertendo della continua fuga di professionisti dal settore pubblico.

A peggiorare la situazione, il blocco delle assunzioni ha colpito severamente i sanitari turnisti, con una crescente disaffezione verso il servizio pubblico e un disinteresse generalizzato nei confronti della salute dei cittadini.

A seguito del recente sciopero generale del 20 novembre, i medici di Anaao Assomed stanno ora pianificando nuove forme di protesta contro le aziende che non rispettano i contratti di lavoro, con denunce formalmente già attive contro il 60% delle strutture sanitarie. È chiaro: la salute dei cittadini e il futuro stesso della sanità italiana sono a rischio e i medici sono pronti a lottare per i loro diritti e per un sistema che faccia finalmente della salute una priorità.