Finanze

Esuberi nelle cartiere: 195 lavoratori in crisi e una bara sotto il Palazzo della Regione Marche

2024-10-07

Autore: Chiara

Ancona, 7 ottobre 2024 – Un gesto drammatico ha scosso oggi la città di Fabriano: una bara in cartone, con un foglio di carta Fabriano sopra, recante le parole "nato 1254 morto 2024", è stata posizionata sotto il Palazzo Raffaello, sede della Regione Marche. Questa installazione simbolica ha accompagnato il picchetto di lavoratori delle cartiere che si sono radunati per protestare contro la notizia devastante della chiusura della Giano Srl, un'azienda del gruppo Fedrigoni, che metterà a rischio il posto di lavoro di 195 persone a partire dal prossimo gennaio.

La decisione arriva dopo una lunga serie di tentativi infruttuosi da parte di Fedrigoni di rilanciare la produzione di carta standard, settore colpito da una crescente crisi a causa della competizione con grandi gruppi internazionali.

All'incontro tra sindacalisti e l’assessore regionale al Lavoro, Stefano Aguzzi, è seguita una mobilitazione che ha portato a uno sciopero generale di otto ore, con una partecipazione massiccia. I lavoratori hanno esposto striscioni con la scritta "Non fiori, ma opere di bene!" per richiamare l'attenzione su una situazione in cui il futuro occupazionale di tanti è appeso a un filo.

Ai microfoni del Carlino, Fedrigoni ha chiarito che i 195 lavoratori che perderanno il lavoro includono sia dipendenti a tempo indeterminato che somministrati, ma ha anche precisato che gli altri stabilimenti della regione, come Castelraimondo e Pioraco, non sono coinvolti nella chiusura. In questi siti, Fedrigoni continuerà a produrre carte speciali.

La chiusura della Giano srl non è solo una questione di posti di lavoro; rappresenta anche la perdita di un marchio storico, che ha visto la luce nel 1254, protagonista della tradizione cartaria di Fabriano, un distretto noto a livello mondiale. L'amministratore delegato di Fedrigoni, Marco Nespolo, ha dichiarato: "Abbiamo cercato invano partner per rilanciare la produzione di carta da ufficio. I ricavi sono stati troppo bassi e il calo della domanda ci ha costretto a questa scelta": una scelta dolorosa ma necessaria, secondo l'azienda.

La Regione Marche ha risposto prontamente, con l'assessore Aguzzi che ha evidenziato l'importanza della concertazione con il Ministero per affrontare le conseguenze di questa chiusura, non solo per i lavoratori coinvolti di Giano, ma anche per l'indotto, che comprende settori vitali come il trasporto e la logistica.

Il Presidente della Regione, Francesco Acquaroli, ha affermato la sua ferma volontà di seguire da vicino l'evoluzione della situazione e cercare soluzioni per proteggere il tessuto economico locale, già impoverito da un decennio di crisi.

Mentre i sindacati si preparano a incontri cruciali in programma a Verona, la preoccupazione cresce tra i lavoratori, con la consapevolezza che il futuro di quasi un quarto dei dipendenti delle cartiere nella regione è adesso fortemente a rischio. Per molti, la bara in cartone diventa un simbolo agghiacciante delle conseguenze di scelte aziendali che minacciano non solo l'occupazione, ma l'intera tradizione di un'eccellenza artigianale. Il destino di Fabriano e dei suoi lavoratori è ora appeso a un filo.