Finanze

Eurobond a valanga: richieste per 166 miliardi per il debito comune

2024-10-08

Autore: Sofia

Incredibile surplus di richieste per gli Eurobond! La Commissione Europea ha avviato una nuova emissione di titoli, seguendo il successo del Tesoro italiano, collocando obbligazioni per un totale di 11 miliardi di euro nella sua nona operazione sindacata per il 2024. L'interesse è stato straordinario, con richieste che hanno raggiunto circa 166 miliardi di euro. I proventi di questa emissione saranno destinati a finanziare importanti programmi dell'Unione Europea, come il progetto NextGenerationEU e il supporto all’Ucraina, contribuendo così a rafforzare le politiche comuni e le risposte alle crisi internazionali.

Nel dettaglio, l'operazione è stata gestita da un pool di banche prestigiose tra cui Barclays, BNP Paribas, Goldman Sachs, LBBW e Nordea come lead manager, insieme a Danske, Intesa Sanpaolo, KBC, MPS, Natixis e Santander come co-lead. Sono state emesse obbligazioni con scadenza a dicembre 2027 per 5 miliardi di euro, con un tasso lordo del 2,506%, e titoli con scadenza a ottobre 2039 per ulteriori 6 miliardi, al 3,227%. La domanda è stata sorprendente, con le tranche sottoscritte rispettivamente per 81 e 85 miliardi di euro, un'importante attestazione della fiducia degli investitori nel debito europeo.

Strategicamente, la UE è riuscita a ottenere uno spread favorevole di 44,9 punti base rispetto ai Bund tedeschi per le obbligazioni a 3 anni e di 72,1 punti per quelle a 15 anni. Questo rappresenta un ritorno ai livelli competitivi, evidenziando un notevole cambiamento nell'umore del mercato, come afferma Elena Moalli, strategist di Intesa Sanpaolo, in seguito a recenti notizie sulla possibile inclusione dei titoli europei negli indici di stato.

In aggiunta, va segnalata l'introduzione di un meccanismo di pronti contro termine (repo) da parte della UE, volto a rafforzare la liquidità e la sicurezza degli Eurobond nel mercato. Questo passaggio è stato reso necessario dalla crescente attività nel mercato secondario delle obbligazioni Ue negli ultimi anni. Moalli sottolinea che, sebbene questa misura possa migliorare la liquidità del mercato, è difficile prevedere un impatto significativo sugli spread.

La situazione attuale del debito europeo potrebbe quindi comportare sviluppi entusiastici non solo per gli investitori, ma anche per la stabilità economica dell'intera area euro. Quali saranno le prossime mosse della Commissione Europea per valorizzare ulteriormente gli Eurobond? Rimanete sintonizzati!