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Eurofighter: il Programma Rinasce! Intervista all'AD Giancarlo Mezzanatto

2024-12-20

Autore: Marco

Il programma Eurofighter TYPHOON sta vivendo una rinascita straordinaria, con capacità avanzate che garantiranno prestazioni di primo livello fino al 2060, creando al contempo importanti opportunità di esportazione. Abbiamo intervistato Giancarlo Mezzanatto, che lascerà la sua posizione di AD del Consorzio entro la fine dell'anno.

Cosa ha causato questo 'rinascimento' del programma Eurofighter TYPHOON?

Ci sono tre motivi chiave. Il primo è il notevole ruolo operativo del velivolo. Negli ultimi due anni, l'80% delle missioni operative delle flotte aeree dei Paesi partner sono state condotte dall'Eurofighter TYPHOON. Questo include missioni vitali, dall'intercettazione aerea nel fianco orientale della NATO fino a interventi nel Medio Oriente, come la difesa del traffico navale nel Mar Rosso durante il conflitto in Yemen e la risposta agli attacchi dell'Iran contro Israele.

Secondo, abbiamo un piano di sviluppo delle capacità molto chiaro e ben definito. Infine, il terzo motivo è l'impatto economico significativo che questo programma ha sulle economie locali e nazionali.

Qual è la previsione di mercato?

Posso confermare che ci sono circa 150-200 nuovi velivoli previsti sul mercato, tra nuovi ordini dai Paesi partner e opportunità di esportazione.

Può darmi dettagli sui nuovi ordini?

Sì, ci sono nuovi contratti in arrivo dai Paesi partner, come il programma HALCON 2 in Spagna (25 aerei), un nuovo ordine dall'Aeronautica Militare italiana (24 aerei) e i 20 Tranche 5 annunciati dalla Germania. Le firme sui contratti di HALCON 2 e i nuovi TYPHOON italiani sono imminenti.

E per quanto riguarda le trattative con i Paesi in fase di esportazione?

Stiamo attualmente trattando con quattro nazioni: Qatar, Arabia Saudita, Turchia e Polonia, per un totale di circa 130 nuovi velivoli. BAE Systems è il contratto principale nei primi tre Paesi, mentre in Polonia stiamo collaborando con Leonardo.

Qual è la situazione riguardo al contratto italiano?

Non posso entrare nei dettagli specifici al momento, ma è un progetto fondamentale per l'Aeronautica Militare e per l'industria italiana, che garantirà la prosecuzione delle attività produttive nello stabilimento di Leonardo a Caselle.

Come stiamo progredendo con le capacità del velivolo?

Attualmente consideriamo l'Eurofighter TYPHOON il miglior aereo 'swing role' europeo, grazie a pacchetti di miglioramento che stiamo implementando. Stiamo integrando il nuovo software P3E, previsto per completamento nel 2026, e abbiamo recentemente firmato il contratto per la fase di sviluppo del P4E, che includerà radar avanzati e sistemi di armamento all'avanguardia.

E riguardo alla Long Term Evolution Strategy (LTE)?

La LTE è cruciale per modernizzare la tecnologia dell'Eurofighter, con nuovi calcolatori per mantenerlo competitivo fino al 2060. A breve, firmeremo un accordo per avviare la Technology Maturation Phase.

Quali sono le previsioni economiche del programma Eurofighter?

Un recente studio di PWC prevede che, nei prossimi dieci anni, il programma Eurofighter potrebbe generare fino a 90,5 miliardi di euro di PIL, con una media di 98.000 posti di lavoro nelle quattro nazioni partner. In Italia, la cifra si attesta attorno ai 17 miliardi di euro e crea circa 20.000 posti di lavoro.

Concludendo, lascio il Consorzio Eurofighter a fine anno con piena fiducia nelle sue prospettive commerciali e nello sviluppo avanzato delle capacità del velivolo, rendendolo pronto per i programmi di sesta generazione.