Nel mondo della Formula 1, la pole position è un elemento cruciale, e il Gran Premio di Las Vegas non fa eccezione. Il circuito americano, con il suo tracciato ricco di rettilinei ad alta velocità, offre possibilità di sorpasso, ma partire davanti resta fondamentale. George Russell ha dimostrato le sue abilità ottenendo la pole, con Carlos Sainz vicino e Leclerc in quarta posizione. Le Ferrari partivano davanti a Verstappen e alle McLaren, che stanno tentando di scalare la classifica dei costruttori.

Le speranze per la Ferrari erano alte, con un'ottima gestione del degrado delle gomme prevista dopo le prove libere. Tuttavia, un fattore imprevisto ha giocato un ruolo cruciale: il graining. Nonostante il motore della numero 16 avesse un chilometraggio elevato, si sperava di poter competere per la vittoria. Le Ferrari, pur partendo bene con Leclerc in seconda posizione, hanno iniziato a soffrire a causa del graining, un fenomeno che crea abrasioni nei pneumatici e ne compromette le prestazioni. Entrambi i piloti Ferrari hanno faticato sin dal primo stint, perdendo contatto con Russell e Verstappen, che sono riusciti a gestire meglio le condizioni delle gomme.

Il pit stop di Sainz si è rivelato problematico, con i meccanici costretti a ritardare il cambio gomme, mentre Hamilton, partito dalle retrovie, ha approfittato della situazione per risalire la classifica. Nonostante la scuderia italiana abbia mostrato un buon ritmo in alcune fasi della gara, il graining ha gravemente limitato il potenziale delle SF-24.

Dopo una gara che ha messo a dura prova i nervi del muretto box, Sainz ha conquistato il terzo posto, mentre Leclerc ha concluso quarto. La vittoria finale è andata a Mercedes, confermandosi competitiva anche in condizioni difficili, mentre Verstappen ha dovuto accontentarsi della quinta posizione. Con questo risultato, il pilota della Red Bull ha ottenuto il suo quarto titolo piloti, grazie anche a una prestazione inferiore delle McLaren rispetto alla Ferrari. La stagione continua, ma le sfide per il team di Maranello nel gestire il degrado delle gomme rimangono l'elemento critico che dovrà affrontare nei prossimi Gran Premi.