Nazionale

Fine di un'epoca: la cartiera Giano di Fabriano produce l'ultima bobina di carta per ufficio. 174 dipendenti in cassa integrazione

2024-12-11

Autore: Alessandra

Fabriano, 11 dic. - È ufficiale: la cartiera Giano, un pilastro dell'industria cartaria italiana, ha prodotto la sua ultima bobina di carta per ufficio. Con questa chiusura, 174 dipendenti stanno ora vivendo un momento di incertezza, con l'attivazione della cassa integrazione. Questa notizia segna la fine di un'epoca per Fabriano, storicamente conosciuta come la capitale della carta in Italia.

Nei prossimi giorni, ci si aspetta che i rappresentanti sindacali si incontrino con la direzione per discutere dei piani futuri e delle possibili soluzioni per i lavoratori. La cartiera Giano, attiva dal 1968, è sempre stata un simbolo di eccellenza nella produzione di carta di alta qualità. La decisione di chiudere le porte è stata influenzata dalla crisi globale del settore cartario e dalla crescente digitalizzazione, che ha ridotto drasticamente la domanda di carta per ufficio.

Nonostante la triste notizia, ci sono speranze che i lavoratori possano essere riassorbiti in altre aziende della zona. Le autorità locali stanno cercando di attrarre nuovi investimenti per garantire la creazione di posti di lavoro e il rilancio dell'economia locale. Inoltre, gli enti preposti stanno esplorando programmi di riqualificazione professionale per aiutare i lavoratori a reinserirsi nel mercato del lavoro.

La chiusura della Giano non è solo un colpo per i dipendenti, ma anche per l'intera comunità di Fabriano, che vede diminuire le sue opportunità economiche. Nel corso degli anni, la cartiera ha rappresentato non solo una fonte di reddito, ma anche un punto di riferimento culturale e sociale per il territorio. Le istituzioni locali stanno mobilitando risorse per supportare le persone che hanno perso il lavoro e pianificare un futuro sostenibile per la comunità.

Un’appello è stato lanciato a livello nazionale affinché si trovino soluzioni concrete per il supporto al ceto medio e ai lavoratori del settore industriale in crisi. Le associazioni dei lavoratori evidenziano l'importanza di politiche attive per il lavoro, capaci di garantire la formazione continua e l'adeguamento delle competenze alle nuove esigenze del mercato. Non resta che attendere le prossime mosse delle autorità e capire come questa storica chiusura potrà trasformarsi in un'opportunità per il futuro di Fabriano.