Scienza

Fino al 30% delle stelle ha divorato pianeti rocciosi: anche la Terra potrebbe essere in pericolo!

2024-11-20

Autore: Francesco

Uno studio rivoluzionario ha rivelato che circa un terzo delle stelle simili al Sole, classificate come FGK, contengono una concentrazione significativa di metalli. Questo "inquinamento" metallico è il risultato di pianeti rocciosi, simili alla Terra, che sono stati divorati dalla loro stella madre nel corso della sua vita. Durante la fase della sequenza principale, che dura circa il 90% del ciclo vitale di una stella, l'idrogeno nel nucleo viene trasformato in elio, mantenendo un equilibrio tra pressione termica e forza gravitazionale.

L'indagine, condotta da un team internazionale guidato dal professor Christopher E. O'Connor del Center for Interdisciplinary Exploration and Research in Astrophysics (CIERA) della Northwestern University, ha messo in luce le differenze di metallicità tra stelle co-natali, che si formano dalla stessa nube molecolare gigante. Sebbene queste stelle dovrebbero condividere una composizione chimica simile, esistono notevoli differenze nella presenza di metalli, dovute principalmente all'inglobamento di pianeti rocciosi.

I ricercatori si sono concentrati in particolare su pianeti extrasolari noti come esopianeti con periodo ultra-corto (USP). Questi pianeti rocciosi orbitano a una distanza molto ravvicinata dalla stella madre e rappresentano solo lo 0,5% delle stelle FGK. La loro orbita è spesso in risonanza, simile a quella della Luna rispetto alla Terra, e le temperature a cui sono esposti sono estremamente elevate. Attraverso il loro innovativo modello, O'Connor e il suo team hanno stimato che fino al 30% delle stelle simili al Sole ha ingurgitato pianeti rocciosi, con masse comprese tra 1 e 10 volte quella terrestre.

Ma quali sono le cause di questa distruzione? Sono stati identificati diversi scenari nella fase della sequenza principale. Uno di questi, chiamato scenario high-e, descrive come la forza di gravità della stella possa cambiare l'orbita di un pianeta USP da ellittica a circolare fino a provocarne la distruzione. Un altro, definito low-e, riguarda sistemi compatti di tre o più pianeti, dove l'eccentricità di un USP viene influenzata dalle forze di marea, portandolo infine a essere inglobato dalla stella. Questo secondo scenario è considerato il più probabile dai ricercatori.

Ciò che preoccupa è che la Terra, come un potenziale pianeta roccioso, potrebbe una giorno affrontare lo stesso destino. Mentre il Sole continuerà a evolversi, le conseguenze del suo ingrandirsi potrebbero eventualmente spingerci verso una situazione simile a quella descritta. Rimanete sintonizzati per ulteriori aggiornamenti su questo affascinante e inquietante argomento!