Finanze

Francia in crisi: il debito spaventa e il governo propone un salasso per i super-ricchi!

2024-09-25

Autore: Maria

Situazione attuale del debito francese

Per la prima volta dall'incredibile crisi del 2008, i rendimenti dei titoli di Stato francesi hanno raggiunto livelli equivalenti a quelli spagnoli. Mentre precedentemente Parigi godeva di tassi d'interesse notevolmente più bassi, ora entrambi i paesi si trovano a pagare poco meno del 3% su un decennale. Negli ultimi dodici mesi, il costo del debito in tutta l'area euro è calato, ma il debito francese ha visto una riduzione modesta dell'unico 0,4%, risultando l'unico grande paese della zona euro a non aver beneficiato di significative flessioni recenti.

Impatti sulle finanze pubbliche

Il debito della Francia, che attualmente si attesta al 110% del PIL, è ancora lontano dai livelli italiani (134% del PIL), ma le dinamiche degli interessi impattano fortemente su una finanza pubblica già in grave difficoltà. Quest'anno, il deficit potrebbe superare il 6%, ben oltre il limite concordato con Bruxelles. Antoine Armand, il giovane ministro delle Finanze, ha descritto l'attuale situazione come "uno degli indebitamenti peggiori della storia del paese" e ha chiesto un dialogo con le parti sociali per "risanare le finanze pubbliche", sottolineando che "la situazione è davvero grave".

Previsioni di emissioni di titoli

Per affrontare le crescenti necessità, la Francia ha già venduto nel 2024 titoli per 285 miliardi di euro, e nel 2025 prevede di emettere altri 315 miliardi, di cui 150 miliardi serviranno a rinnovare obbligazioni in scadenza. Tuttavia, queste stime si basano sul presupposto di un deficit al 5,1%; un incremento del deficit comporterebbe il bisogno di raccogliere ulteriori 27 miliardi di euro, a meno che non si opti per tagli alla spesa o un aumento delle tasse.

Proposte del governo

Il primo ministro Michel Barnier ha proposto la creazione di un "contributo eccezionale" per i più ricchi e le grandi multinazionali, mentre il ministro Armand ha rassicurato il popolo francese affermando: "Non imposteremo nuove tasse sui lavoratori e sulla classe media". Tuttavia, è importante notare che anche questi gruppi saranno toccati poiché sono previsti significativi tagli alla spesa pubblica.

Implicazioni politiche

Queste proposte dovranno essere attentamente valutate da Barnier per l'elaborazione della legge di bilancio che sarà presentata in Parlamento ad ottobre. Se questa nuova linea politica dovesse passare, rappresenterebbe una virata significativa rispetto all'approccio di Macron, il quale si era concentrato su riduzioni fiscali per famiglie e imprese, un'impostazione che non ha generato i risultati sperati e ha aggravato la situazione dei conti pubblici.

Sfide future per il governo