Finanze

Francia in Rivoluzione: Barnier Svela Piano Patrimoniale per i Super-Ricchi!

2024-10-01

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«Prendiamoci cura della République, è debole. Prendiamoci cura dell’Europa, è necessaria. Prendiamoci cura delle francesi e dei francesi, che ci chiedono di superare le nostre differenze». Queste le parole del nuovo primo ministro francese, Michel Barnier, durante la sua audace presentazione del programma di governo, il più complesso che la Francia abbia affrontato negli ultimi decenni. In un'Assemblea che si rivela sempre più conflittuale, specialmente a causa delle pressioni della sinistra radicale della France Insoumise, Barnier ha delineato una serie di misure tese a riparare la fragile economia nazionale.

«Siamo sull’orlo del precipizio!»

Richiamando le parole di Charles de Gaulle pronunciate nel 1942, Barnier ha dichiarato di dover affrontare immediatamente due gravi sfide. La prima è la necessità di ristrutturare i conti pubblici. Il primo ministro ha promesso che il deficit si ridurrà al 5% entro il 2025 e scenderà sotto il 3% nel 2029, sebbene i tempi per il raggiungimento di questi obiettivi siano ancora incerti.

Tagli severi e nuove tasse sui ricchi

Due terzi del piano che sarà presentato a breve si baseranno su radicali tagli alle spese governative, includendo la lotta all’elusione fiscale. Barnier ha anche annunciato l’introduzione di nuove imposte sui profitti delle grandi aziende e sui patrimoni delle persone più abbienti, sottolineando che non si deve compromettere la competitività nazionale. «Ci sono scelte serie e gravi da fare», ha affermato ai deputati. Inoltre, ha messo in evidenza il tema del debito ambientale, riflettendo il suo passato come ministro dell'ecologia. Accanto all'impegno per le energie rinnovabili, ha confermato la continuazione della politica nucleare, affermando: «Mai sacrificare il futuro per il presente».

Riforme essenziali: Pensioni e Proporzionale

Barnier ha sottolineato l'importanza di un approccio rispettoso nei confronti delle varie forze politiche nel Paese, nonostante le continue contestazioni da parte della sinistra. In agenda ci sono importanti riforme, tra cui la discussione sul suffragio proporzionale, tema di grande attualità, e una revisione delle pensioni che dovrà tenere conto della sostenibilità finanziaria del sistema.

Forte impegno sui diritti civili

In un dibattito politico acceso, il primo ministro ha voluto chiarire i suoi punti fermi: «Non ci sarà tolleranza verso razzismo e antisemitismo, né verso la discriminazione delle donne e il comunalismo. Non cederemo mai sulla difesa della laicità». Ha inoltre tranquillizzato i cittadini affermando che non ci sarà alcun ripensamento su diritti conquistati, come l'aborto e il matrimonio tra persone dello stesso sesso, ma piuttosto un nostro impegno costante per difendere e promuovere tali leggi. Questo nuovo governo si propone quindi di affrontare sfide storiche, portando avanti un'idea di Francia inclusiva e progressista.