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Gad Lerner a La7: "L’Occidente deve riflettere sulla sua complicità nei conflitti globali"

2024-09-27

Budapest, 27 set. - Gad Lerner, noto giornalista italiano, ha condiviso le sue preoccupazioni riguardo alla posizione dell'Occidente nei conflitti internazionali, in particolare nel contesto della crisi israelo-palestinese. Durante una discussione su La7, ha dichiarato: "La situazione è allarmante. L'Occidente sembra delegare ad Israele il 'lavoro sporco', credendo di poter ottenere benefici a lungo termine da questa strategia. Questa è una mentalità pericolosa che può portare a ulteriori escalation e conflitti".

Lerner ha evidenziato che il sostegno incondizionato ad Israele da parte di molti governi occidentali, senza una reale considerazione per i diritti dei palestinesi, sta creando un grave squilibrio. "L'Occidente deve interrogarsi su come le sue azioni possano contribuire a una stabilità a lungo termine nella regione", ha aggiunto.

Nel frattempo, la situazione in Ungheria si complica ulteriormente. Il ministro degli Esteri, Peter Szijjarto, ha condannato le sanzioni dell'Unione Europea contro la Russia, definendole un totale fallimento. Ha sottolineato che queste misure non hanno avvicinato la pace in Ucraina, bensì hanno danneggiato maggiormente le economie europee. "Dobbiamo trovare soluzioni che non poggino su politiche di isolamento".

A livello europeo, le tensioni aumentano e altre nazioni guardano con attenzione alle politiche del Vecchio Continente. La questione dei diritti umani e del rispetto della sovranità sta diventando sempre più cruciale per il futuro delle relazioni internazionali.

Inoltre, il presidente della Repubblica italiana, Sergio Mattarella, ha espresso la sua preoccupazione riguardo ai cambiamenti globali e ai crescenti populismi. Durante una recente visita a Berlino, ha affermato che il mondo sta cambiando velocemente e che è fondamentale affrontare i problemi con una visione costruttiva, piuttosto che cercare di tornare a un passato idealizzato. "È necessario lavorare insieme per trovare soluzioni condivise", ha concluso.

Insomma, il dibattito sulla politica estera occidentale e il suo approccio ai conflitti è più acceso che mai, con esperti, politici e cittadini che chiedono un cambiamento di rotta per evitare che il mondo scivoli ulteriormente nella spirale della violenza.