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Geo Barents: la nave di Medici Senza Frontiere lascia il Mediterraneo centrale per le leggi ingiuste

2024-12-13

Autore: Alessandra

La Geo Barents, la nave di ricerca e soccorso di Medici Senza Frontiere (MSF), ha annunciato la conclusione delle sue operazioni nel Mediterraneo centrale, dopo aver salvato oltre 12.675 persone dal giugno 2021. Questa decisione è il risultato di leggi sempre più restrittive, tra cui il decreto Piantedosi del gennaio 2023, che ha inasprito ulteriormente le normative nel dicembre 2024.

MSF ha dichiarato che tornerà in mare il prima possibile per continuare la sua missione di salvataggio, in una delle rotte migratorie più pericolose al mondo, dove più di 31.000 persone sono morte o disperse dal 2014. Juan Matias Gil, capomissione di MSF, ha dichiarato: "Torneremo anche per testimoniare e denunciare le violazioni commesse contro le persone migranti dalle autorità italiane e dai membri dell'Unione Europea."

Negli ultimi due anni, la Geo Barents ha affrontato quattro sanzioni dalle autorità italiane, accumulando un totale di 160 giorni di fermo amministrativo, semplicemente per aver adempiuto al suo dovere umanitario di salvare vite in mare. Le autorità italiane hanno anche imposto il rilascio dei migranti in porti lontani, spesso situati al nord, il che ha ostacolato notevolmente l'efficacia delle operazioni di soccorso della nave.

Ad esempio, nel giugno 2023, la Geo Barents, con una capacità di 600 persone, è stata ordinata a dirigersi a La Spezia, a oltre 1.000 km di distanza, per sbarcare solo 13 sopravvissuti, mentre ci sarebbero stati porti molto più vicini disponibili.

Margot Bernard, coordinatrice del progetto di MSF, ha affermato: "Le autorità italiane hanno attentato alla capacità operativa delle navi umanitarie, mostrando un disprezzo inaccettabile per le vite di coloro che attraversano il Mediterraneo. Le storie di migliaia di sopravvissuti riecheggiano a bordo della nostra nave; abbiamo visto bambini fare i loro primi passi e famiglie piangere i loro cari. Quando le politiche europee di deterrenza causano tanta sofferenza e costano vite umane, è nostro dovere insistere in nome dell'umanità."

L'addio della Geo Barents mette in luce una crisi umanitaria crescente e la necessità di una riforma urgente delle politiche migratorie in Europa. Molti attivisti e organizzazioni umanitarie stanno mobilitando i loro sforzi per promettere che non ci fermeremo finché non verranno rispettate le vite e la dignità di chi cerca rifugio. La questione dell’immigrazione nel Mediterraneo è più attuale che mai e le leggi ingiuste non devono diventare un ostacolo alla solidarietà e al salvataggio di vite umane.