Sport

Gianmarco Tamberi: Laurea Honoris Causa e Riflessioni sul Futuro

2024-11-27

Autore: Alessandra

"È un onore immenso ricevere oggi questo riconoscimento speciale": così ha esordito Gianmarco Tamberi durante la sua lectio magistralis, in occasione del conferimento della laurea honoris causa in Scienze dello Sport dall'Università degli Studi Carlo Bo di Urbino. L'atleta olimpico, visibilmente emozionato, ha espresso la sua felicità e gratitudine all'Università per questo prestigioso riconoscimento, sottolineando l'importanza della giornata non solo per lui, ma anche per tutti i presenti.

Nel continuare il suo discorso, Tamberi ha posto l'accento sulla lezione di vita che il suo percorso sportivo rappresenta: "Dopo tanti anni, so bene quanto sia difficile rompere la comfort zone. Dobbiamo avere il coraggio di scegliere, perché ogni scelta è il primo passo verso qualcosa di straordinario per il nostro futuro".

Parlando delle sue ambizioni future, il campione ha aperto alla possibilità di partecipare alle Olimpiadi di Los Angeles nel 2028: "Ho considerato le probabilità di vincere e ho riflettuto su cosa significherebbe per me, a livello emotivo, anche solo tentare dopo tutte le sfide che ho affrontato". Anche se non ha confermato ufficialmente la sua partecipazione, la speranza di un ritorno è evidente.

Le motivazioni del conferimento della laurea sono state espresse da Marco Rocchi, direttore del Dipartimento di Scienze Biomolecolari, il quale ha sottolineato come Tamberi sia un "testimone autorevole per le giovani generazioni" e un esempio di tenacia e resistenza di fronte a gravi infortuni. Il direttore ha evidenziato come l'atleta incarna i valori formativi dello sport, quali il rispetto, la disciplina e l'impegno.

Successivamente, Tamberi è stato ospite nel programma 'Belve' su Rai2, dove ha parlato in modo intimo e sincero del suo rapporto complicato con il padre, definito da lui stesso "il fallimento più grande della mia vita", e ribadendo che il supporto genitoriale deve sempre rispettare le scelte individuali. Ha anche condiviso la sua vera passione: "Mi piace molto di più il basket. Se avessi continuato a giocare a basket, sarei stato meno orgoglioso, ma più felice".

Queste dichiarazioni rivelano non solo la profondità dell'atleta ma anche le enormi pressioni che accompagnano il successo. Il suo viaggio non è solo quello di un campione, ma rappresenta anche un importante messaggio per tutti coloro che si trovano a dover affrontare sfide e scelte difficili nella vita. La cerimonia di laurea e le sue parole risuonano come un incoraggiamento a non arrendersi mai e a cercare sempre il coraggio di seguire il proprio sogno.