Giorgia Meloni in guerra sul canone Rai: "Lavoro duramente mentre altri non sanno nemmeno pigiare un pulsante!"
2024-11-28
Autore: Chiara
Giorgia Meloni si mostra visibilmente frustrata dopo le tensioni all'interno della coalizione di governo riguardo al canone Rai e al decreto fiscale. In un incontro acceso con Salvini e Tajani, ha avvertito: "Se volete ridimensionarmi, a perderci sarete voi!".
Le divergenze tra Forza Italia e Lega sono emerse chiaramente, con Meloni che ha accusato il suo alleato azzurro di avere interessi personali legati a Mediaset, che si oppone al taglio della tassa per la TV pubblica. Le voci sostengono che dietro questa lotta vi siano complicate dinamiche di potere, che coinvolgono non solo i partiti ma anche le influenze familiari di Pier Silvio Berlusconi e Marina.
Dall'altro lato, Antonio Tajani ha rilanciato la propria posizione chiedendo riconoscimento politico per il suo partito, sottolineando che è ora il secondo nella coalizione. Ha evidenziato come ai tempi in cui Fratelli d'Italia era considerato il partito minore, nessuno si preoccupava del suo aumento di consensi.
Durante la discussione, Meloni ha dichiarato delusa per il comportamento di Tajani, che ha votato contro le decisioni di governo ravvisando una mancanza di fiducia reciproca. Le sue parole sono state forti: "Io lavoro duramente e poi ci sono quelli che non riescono nemmeno a sostenere le loro posizioni!".
Inoltre, la premier ha menzionato il possibile avvicendamento di Raffaele Fitto agli Affari Regionali, insinuando che Tajani possa avere interessi in un approccio più critico rispetto alle linee del governo. Meloni crede che ci siano pressioni e manovre da parte delle famiglie influenti nel panorama politico, e lancia un avvertimento per un'alleanza che deve divenire più coesa.
Anche la figura di Pier Silvio Berlusconi aleggia come una possibile minaccia per la stabilità interna della Lega e di Forza Italia, con Meloni che esorta Tajani a dimostrare la propria autonomia.
La tensione è palpabile e sembra che i due leader non abbiano intenzione di subire l'uno l'influenza dell'altro, portando il governo verso una fase di instabilità, che potrebbe avere ripercussioni sul consenso popolare.