Giudice della Corte Costituzionale: l'opposizione si ribella alle manovre di Meloni

Oggi il Parlamento è in seduta comune per eleggere un nuovo giudice della Corte Costituzionale, ma la situazione si preannuncia tesa e di grande interesse politico.

La scelta della Premier Giorgia Meloni di proporre Francesco Saverio Marini, consigliere giuridico di Palazzo Chigi, ha sollevato una tempesta di polemiche. Le opposizioni sono pronte a non partecipare al voto, accusando il governo di voler controllare istituzioni fondamentali per la democrazia. Elly Schlein, segretaria del Partito Democratico, ha dichiarato: "Davanti a una forzatura su una questione così cruciale per le garanzie democratiche, noi ci tireremo indietro. Non è possibile che Meloni consideri le istituzioni come una sua proprietà".

Il clima di tensione è palpabile anche all'interno della maggioranza. Una fuga di notizie riguardante il presunto 'precettamento' di alcuni parlamentari di Fratelli d'Italia ha scatenato la rabbia della leader di governo, portando a una vera e propria "caccia alla talpa". Si prevede che la votazione possa non concludersi come Meloni spera, considerando le divisioni tra le forze politiche.

Inoltre, la situazione si complica ulteriormente con le voci di un possibile accordo tra le opposizioni per fronteggiare questa situazione. Se il palcoscenico politico non cambia, questa potrebbe rivelarsi una crisi di consensi per il governo Meloni. La tensione è alta, e ciò che avverrà oggi potrebbe segnare un cambiamento significativo nel rapporto tra governo e opposizione in Italia.