Nazionale

Giuli supera l'ultimo esame universitario, ma la protesta continua!

2024-09-30

Autore: Alessandra

L'ultimo esame universitario del ministro della Cultura italiano, Alessandro Giuli, ha avuto esito positivo, ma la sua presenza all'università La Sapienza di Roma ha scatenato una forte protesta. Il professore Gaetano Lettieri, che ha presieduto la prova orale di Teoria delle dottrine teologiche, ha elogiato Giuli per la sua preparazione, sottolineando che ha ottenuto il punteggio massimo di 30. Tuttavia, l'esame è stato anticipato alle 8 del mattino per motivi di ordine pubblico, ed è durato solo trenta minuti.

"Non è stato un esame a porte chiuse," ha spiegato Lettieri, "c'erano poliziotti per garantire la sicurezza e la porta era aperta. Giuli ha risposto a domande difficili con grande competenza, dimostrando che, in quel momento, era uno studente come gli altri." Lettieri ha anche chiarito che la decisione di modificare l'orario dell'esame è stata presa da lui, contrariamente alla volontà del ministro.

In un clima di crescente tensione, gli studenti appartenenti al collettivo Cambiare Rotta hanno organizzato una protesta accesa davanti alla facoltà di Lettere e Filosofia, esprimendo il loro disappunto nei confronti delle radici politiche di Giuli. "È un insulto che un ministro con legami storici come il suo venga qui, in una facoltà che ha visto la perdita di due studenti antifascisti," ha dichiarato un manifestante, brandendo un megafono. Gli studenti hanno esposto striscioni provocatori con scritte come "Giuli lo bocciamo noi!" e "Bocciamo il fascismo e la cultura del precariato!".

Tra le denunce degli studenti, un giovane ha rivelato che il corridoio dove si svolgeva l'esame era sorvegliato e inaccessibile, ostacolando la trasparenza della prova. "Abbiamo visto Giuli entrare alle 8 precise, ma non abbiamo potuto assistere all'esame - ha detto Nicolas, uno studente presente - e le guardie del corpo non lasciavano entrare nessuno nel corridoio."

Questa situazione ha sollevato interrogativi sulla presunta elitè che circonda un ministro come Giuli e sulla reazione degli studenti a eventi considerati simbolici nel contesto della lotta contro il fascismo e per una cultura più inclusiva. La protesta, accesa e determinata, evidenzia le divisioni attuali nel panorama politico e culturale italiano, lasciando intendere che il dibattito non si fermerà qui. Cosa succederà nei prossimi giorni? Gli studenti promettono che continueranno a lottare per i loro ideali!