Gli Stati Uniti hanno esercitato il veto su una bozza di risoluzione del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite, redatta dai 10 membri non permanenti, che chiedeva "un cessate il fuoco immediato, incondizionato e permanente" a Gaza e "il rilascio immediato e incondizionato di tutti gli ostaggi". La risoluzione prevedeva anche "un ingresso sicuro e senza ostacoli di assistenza umanitaria su larga scala", inclusa la parte settentrionale di Gaza. Gli Stati Uniti hanno denunciato ogni tentativo di far morire di fame i palestinesi, ma hanno giustificato il loro veto citando preoccupazioni per la sicurezza in merito ai gruppi militanti operanti nella regione.

Un passo sicuramente controverso, visto che la bozza ha ottenuto 14 voti a favore, sottolineando che la comunità internazionale sta sempre più pressando per una soluzione pacifica al conflitto che ha portato a migliaia di morti e sfollati. La decisione degli Stati Uniti potrebbe intensificare le tensioni tra Washington e alcuni alleati europei, che hanno sostenuto la necessità di una tregua umanitaria immediata per consentire l'assistenza ai civili.

Nel frattempo, le organizzazioni umanitarie stanno lanciando gridi d'allerta riguardo alla crisi che continua a peggiorare a Gaza, dove l'accesso a cibo, acqua e assistenza medica è limitato, creando una situazione di emergenza umanitaria senza precedenti. L'impatto del veto americano si farà sentire anche nelle prossime negoziazioni per raggiungere una cooperazione internazionale più efficace nella gestione della crisi in Medio Oriente.