GrapheneOS: Gli Utenti Esclusi da Revolut e IO, la Colpa Ricade su Google!
2024-12-10
Autore: Francesco
Le recenti misure di sicurezza imposte da Google hanno creato una situazione inaspettata per gli utenti di GrapheneOS, un sistema operativo open source basato su Android che si distingue per la sua attenzione alla privacy. A seguito dell'implementazione delle Play Integrity API, gli utenti si trovano esclusi da applicazioni vitali come Revolut, la popolare banca digitale, e IO, l'app italiana essenziale per interagire con la pubblica amministrazione e sfruttare le nuove opportunità offerte dall'IT Wallet.
L'introduzione delle Play Integrity API consente agli sviluppatori di verificare che le richieste provenienti dalle loro applicazioni siano fatte da un dispositivo Android autentico e certificato. Questo è stato pensato per prevenire frodi e accessi non autorizzati, ma attualmente penalizza pesantemente i sistemi operativi alternativi come GrapheneOS, che non possono soddisfare i requisiti richiesti per accedere a queste app.
Google ha imposto un nuovo livello di sicurezza che impedisce il funzionamento delle applicazioni su dispositivi non certificati. Tuttavia, GrapheneOS, pur essendo un sistema progettato per garantire la massima sicurezza e privacy, non è riconosciuto come tale dal sistema di Google, creando un paradosso significativo.
A partire dal prossimo anno, tutti gli sviluppatori saranno obbligati a implementare queste nuove API, ma alcuni, come Revolut, hanno già preso misure drastiche escludendo gli utenti di GrapheneOS. L'app Revolut, che conta più di 50 milioni di utenti, ha implementato controlli di integrità del dispositivo che bloccano l'accesso a chi utilizza GrapheneOS. Questo è stato denunciato anche nell'account ufficiale di GrapheneOS su X, dove gli utenti sono stati esortati a contattare direttamente Revolut per richiedere la revoca del divieto.
Un utente italiano ha confermato l'impossibilità di accedere all'app IO, lamentando di non soddisfare i requisiti di sicurezza. Ha denunciato che questo comportamento rappresenta una pratica scorretta di "vendor lock-in", una strategia commerciale che porta a limitare la concorrenza e a costringere i consumatori a rimanere all'interno dell'ecosistema Google.
Le nuove misure evidenziano un trend preoccupante nel settore della tecnologia: Android sta perdendo la sua natura di sistema operativo aperto e competitivo, e si avvia verso una chiusura sempre più simile a quella di iOS, aumentando la preoccupazione tra gli utenti e gli sviluppatori dedicati alla privacy.
Per ora, gli sviluppatori di GrapheneOS stanno mobilitando la loro comunità social, invitando gli utenti a ribellarsi contro queste limitazioni. Play Integrity viene etichettato come una manovra "anticoncorrenziale mascherata da misura di sicurezza", con l’obiettivo di mantenere alta la visibilità e la pressione affinché queste misure siano riconsiderate.