Malaria grave in Congo e morte sospetta in Veneto: cosa sta succedendo?
2024-12-17
Autore: Matteo
Il mistero della malattia che ha colpito duramente una regione del Congo sembra essersi chiarito, almeno secondo le autorità sanitarie congolese. Secondo il ministero della Salute, si tratterebbe di una forma grave di malaria, aggravata da malnutrizione. Tuttavia, l'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) si mostra più cauta e sottolinea che le cause precise della malattia devono ancora essere definitivamente accertate.
In Italia, dopo i primi due casi sospetti identificati in Toscana e Calabria, si è registrato un decesso a Treviso. La vittima, un uomo di 55 anni, era tornato recentemente da un viaggio a Kinshasa e presentava sintomi compatibili con la malattia congolese. Dalla nota congiunta della Aulss2 Veneto, del ministero della Salute e dell'Istituto Superiore di Sanità (ISS), è emerso che il paziente non ha avuto contatti con il personale sanitario e non è mai stato ricoverato in ospedale dopo l'emergere dei sintomi.
Le autorità venete hanno attivato misure di sorveglianza sanitaria come previsto dal protocollo. È importante notare che i precedenti casi sospetti di pazienti tornati dal Congo, uno ricoverato a Lucca e l’altro a Cosenza, sono stati trattati con successo e dimessi. Inoltre, il ministero della Sanità congolese ha confermato che la malattia responsabile di queste morti è riconducibile a una grave forma di malaria, caratterizzata da sintomi respiratori e malnutrizione. Nella provincia di Kwango, 143 persone hanno perso la vita a novembre e 592 casi sono stati registrati dal mese di ottobre, con un tasso di mortalità che si attesta al 6.2%.
Nonostante ciò, l'OMS ha emesso una dichiarazione in cui sottolinea che Ulteriori indagini e test di laboratorio sono in corso. Alcuni campioni sono già stati inviati al laboratorio dell'OMS a Kinshasa, mentre ulteriori campioni sono in fase di trasporto. Nel frattempo, sono stati distribuiti farmaci antimalarici forniti dall'OMS nei principali ospedali e centri sanitari della zona di Panzi. Mercoledì, arriveranno ulteriori kit sanitari per i casi più gravi. La situazione resta quindi sotto monitoraggio, e le autorità avvertono che gli italiani in viaggio verso l'Africa Centrale dovrebbero prestare particolare attenzione e consultare le strutture sanitarie in caso di sintomi sospetti.
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