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Guerra in Medio Oriente: gli Stati Uniti inviano un avvertimento a Israele: "Aiuti a Gaza o stop alle forniture militari"

2024-10-15

Autore: Francesco

I raid aerei israeliani continuano a mietere vittime. Recentemente, sono state registrate 22 morti in un bombardamento su Aitou, un villaggio nel nord del Libano. Un attacco aereo su un centro di distribuzione di aiuti umanitari a Jabalia, nell'area settentrionale di Gaza, ha causato la morte e il ferimento di decine di civili, incluse donne e bambini. Secondo un portavoce della Mezzaluna Rossa palestinese, le squadre di soccorso non riescono a raggiungere le zone colpite.

In un'importante evoluzione, gli Stati Uniti hanno inviato un chiaro avvertimento a Israele, affermando che la continuazione degli aiuti militari dipende dalla fornitura di assistenza umanitaria a Gaza. Il portavoce del Dipartimento di Stato, Matthew Miller, ha dichiarato durante una conferenza stampa che il Segretario di Stato Antony Blinken e il Segretario della Difesa Lloyd Austin hanno scritto una lettera al governo israeliano, chiedendo miglioramenti tangibili per i civili nei prossimi 30 giorni. "Abbiamo bisogno di vedere ulteriori cambiamenti", ha sottolineato Miller, esprimendo preoccupazione per le attuali condizioni umanitarie.

Il Libano ha ribadito il suo supporto per una proposta di cessate il fuoco di 21 giorni, mentre la premier italiana Giorgia Meloni ha dichiarato che il riconoscimento della Palestina non risolverà la crisi. La Meloni ha enfatizzato la necessità di mantenere un dialogo con tutti gli attori coinvolti.

Nel frattempo, l'UNICEF ha riportato che circa 400.000 bambini sono stati sfollati in Libano a causa del conflitto, con il 40% degli studenti libanesi che ha abbandonato le proprie case a causa degli attacchi. L'agenzia ha avvertito che la situazione a Gaza sta peggiorando, con restrizioni sempre più severe sugli aiuti umanitari, impattando gravemente i bambini.

In merito agli sviluppi militari, il ministro della Difesa israeliano Yoav Gallant ha assicurato una risposta "precisa e letale" all'attacco missilistico iraniano del primo ottobre. Inoltre, i leader di Hezbollah hanno annunciato la loro volontà di cessare il fuoco, ma hanno anche dichiarato di essere pronti a continuare il conflitto, facendo pressioni affinché la situazione a Gaza migliori.

Le strade di Gaza sono dirette protagoniste di una crisi umanitaria senza precedenti, con migliaia di civili intrappolati e l'assistenza umanitaria che stenta a raggiungere chi ne ha bisogno. Le testimonianze degli abitanti, come quelle fornite da Medici Senza Frontiere, raccontano di una popolazione in fuga sotto incessanti bombardamenti, senza alcuna via di uscita chiara.