Una neonata di appena tre settimane è tragicamente morta di ipotermia in un campo profughi vicino a Khan Younis, un evento che ha sollevato l'indignazione internazionale per la condizione dei rifugiati nella Striscia di Gaza. Il padre, Mahmoud al-Faseeh, ha raccontato che nonostante avesse avvolto la bambina in una coperta nella speranza di tenerla al caldo, ciò non è stato sufficiente: "La tenda non era sigillata dal vento e il terreno era gelido", ha detto.

Questa tragedia è l'ultima di una serie di morti tra i bambini, che si sono verificate recentissimamente a causa delle temperature rigide e della mancanza di risorse vitali. Le autorità locali segnalano che nelle ultime tre settimane tre bambini hanno perso la vita a causa del freddo.

Nel frattempo, il clima politico rimane teso. Hamas ha dichiarato che le "nuove condizioni" imposte da Israele hanno rinviato la conclusione di un accordo sul cessate il fuoco, mentre il governo di Benyamin Netanyahu accusa il gruppo militante di ostacolare il raggiungimento di un'intesa.

Netanyahu non ha esitato a minacciare gli Houthi nello Yemen, avvertendo che anche loro subiranno lo stesso destino di Hamas e Hezbollah: "Questa lezione sarà appresa in tutto il Medio Oriente", ha affermato, sottolineando che il conflitto con Hamas potrebbe estendersi oltre i confini di Gaza.

In Siria, la situazione è altrettanto grave. Dopo un'ondata di violenze, il presidente Bashar al-Assad è fuggito in Russia, mentre il suo regime sta perdendo terreno contro i ribelli jihadisti. L’Osservatorio siriano per i diritti umani ha riportato scontri a Tartus, in cui almeno nove persone hanno perso la vita, evidenziando le tensioni interne e l’inevitabile intensificarsi delle manifestazioni contro l'autorità del regime.

Proteste sono esplose in diverse città, inclusa Homs, in risposta ad un video che mostra un attacco a un santuario alawita. Le autorità siriane hanno imposto coprifuoco per mantenere il controllo sulla situazione.

In Cisgiordania, un giovane colono è stato ferito in un incidente nei pressi di Gush Etzion. Le forze israeliane stanno indagando per capire se si è trattato di un incidente accidentale o di un attacco voluto.

Infine, l'appello del rabbino capo sefardita David Yosef ha suscitato polemiche, affermando che liberare i terroristi condannati è necessario per salvare gli ostaggi a Gaza. Un'idea che provoca dibattito nel contesto del conflitto israelo-palestinese, evidenziando le complessità morali di una guerra che continua a mietere vittime innocenti.