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Guerra Israele - Hamas, le notizie di oggi 25 novembre sui fronti Libano e Iran: tensione alle stelle

2024-11-25

Autore: Maria

In una giornata di forti tensioni, il governo israeliano ha comunicato alla tv pubblica Kan che l'accordo per la tregua in Libano è considerato "chiuso". Tuttavia, una dichiarazione del mediatore americano Amos Hochstein contraddice questa affermazione, definendo le notizie filtrate da Israele "non accurate". Nel mentre, il primo ministro Benyamin Netanyahu ha convocato una riunione di sicurezza per discutere della situazione delicata al confine tra Siria e Libano.

Un evento drammatico ha scosso ulteriormente la regione: il rabbino ortodosso israelo-moldavo Zvi Kogan è stato trovato morto negli Emirati Arabi Uniti. Israele lo ha definito un "omicidio" e ha denunciato quello che considera "terrorismo antisemita". Gli Emirati han già arrestato alcuni sospettati, tutti di nazionalità uzbeka, mentre l'Iran ha respinto ogni accusa di coinvolgimento nell'omicidio, mentre gli Stati Uniti hanno espresso ferma condanna per l'accaduto.

In un contesto di crescente insicurezza, il ministro degli Esteri libanese, Abdallah Bou Habib, ha sottolineato, durante i Med Dialogues a Roma, la necessità di un immediato cessate il fuoco e della fine dell'occupazione libanese, affermando che il Libano ha bisogno di supporto internazionale per ampliare le proprie forze armate e garantire la sicurezza del territorio.

Nel corso della conferenza, Bou Habib ha espresso ferma condanna nei confronti di attacchi all'Unifil, riaffermando la necessità di rispettare la sicurezza delle truppe in missione. Ha dichiarato che la cooperazione tra il Libano e l'Occidente è crucial per creare una forza di sicurezza in grado di difendere efficacemente il paese.

D'altra parte, il ministro israeliano Benny Gantz ha fatto sapere che qualsiasi cessate il fuoco con Hezbollah dovrà garantire la libertà di azione alle Forze di Difesa Israeline (IDF) contro il gruppo terroristico sostenuto dall'Iran, avvertendo che il popolo israeliano deve essere protetto esclusivamente da Israele, non da osservatori internazionali.

Intanto, i media riferiscono di nuovi attacchi israeliani che hanno colpito la periferia di Beirut, mentre atti di aggressione e scontri continuano a infiammare la già fragile situazione in Medio Oriente. La comunità internazionale guarda con crescente preoccupazione, chiedendo un intervento decisivo per fermare il deteriorarsi della situazione.

In un contesto di conflitto, il segretario generale della Lega Araba ha avvertito che il "status quo non può continuare" e ha ammonito su un possibile ulteriore spargimento di sangue se la situazione attuale non sarà affrontata. La riunione ha messo in evidenza le sfide e le opportunità di cooperazione tra i paesi arabi e il resto del mondo nel cercare una soluzione duratura.

La voce dei palestinesi e la lotta contro l'occupazione rimangono centrali nel dibattito internazionale, mentre l'Italia continua a giocare un ruolo cruciale nel sostegno umanitario, come dimostrato dagli aiuti in arrivo a Gaza in queste settimane. Con la situazione che sembra esplodere, il mondo attende sviluppi decisivi e un cambio di rotta per porre fine a decenni di conflitti.