Israele sta preparando una risposta decisa all'attacco dell'Iran, focalizzando l'attenzione sugli impianti nucleari di Teheran. Il leader iraniano ha lanciato un monito minacciando di ridurre Tel Aviv in cenere, mentre il premier israeliano Netanyahu ha dichiarato: 'Siamo in guerra contro l'asse del male'. Questa escalation bellica ha attirato la critica del presidente Biden, il quale ha affermato che gli Stati Uniti non supporteranno attacchi contro siti nucleari iraniani.

Le Forze di Difesa di Israele (IDF) hanno confermato che alcuni missili hanno bucato il sistema di difesa Iron Dome, colpendo diverse basi militari. Khamenei ha lanciato dichiarazioni contro gli Usa e l'Europa, con il presidente del Parlamento iraniano, Pezeshkian, che ha minacciato l'uso di armi più potenti, anche se ha aggiunto: 'Non vogliamo la guerra'. Le relazioni tra Israele e l'Onu si sono deteriorate, con Tel Aviv che considera António Guterres 'persona non grata' per non aver condannato l'Iran.

In risposta, il governo italiano ha messo in atto un piano per evacuare civili dal Libano, mentre il G7, convocato dalla premier Meloni, ha espresso una ferma condanna dell'attacco iraniano. Israele ha intensificato i bombardamenti in Siria, provocando la morte di due persone a Damasco, tra cui Hassan Qassir, genero di Hassan Nasrallah, leader di Hezbollah, recentemente assassinato.

La situazione si complica ulteriormente con nuove esplosioni segnalate nel quartiere Dahiyeh a sud di Beirut e combattimenti rinnovati tra Israele e Hezbollah. Hamas ha rivendicato un attentato a Jaffa, mentre le famiglie degli ostaggi a Gaza stanno organizzando manifestazioni per attirare l'attenzione sulla loro situazione critica, negando il diritto di celebrare il capodanno ebraico.

Negli Stati Uniti, il Dipartimento della Sicurezza Interna ha avvertito di uno stato di 'minaccia elevata', ricollegando la situazione-mediorientale agli sviluppi interni, in vista delle elezioni presidenziali di novembre. Al contempo, il ministro degli Esteri giordano Ayman Safadi ha dato chiari segnali di deterrenza a Iran e Israele, affermando che la Giordania si difenderà da qualsiasi minaccia, specialmente dopo le violazioni del suo spazio aereo.

In un clima di tensione, il presidente Biden ha condiviso i suoi auguri per il Rosh Hashanah, riconoscendo le sfide attuali che il popolo ebraico sta affrontando. In contesti festosi, a Sarajevo, un corteo di auto ha celebrato l'attacco missilistico iraniano, dimostrando l'ampia solidarietà alla causa palestinese. Le manifestazioni pro-Palestina continuano a mietere adesioni, con un nuovo evento pianificato per il 12 ottobre a Sarajevo.