Kiev ha avviato l'importazione di elettricità da cinque paesi vicini per fronteggiare la crisi energetica causata dai massicci attacchi missilistici russi contro le infrastrutture il 17 novembre. In particolare, l'Ucraina importa energia da Polonia, Slovacchia, Romania, Ungheria e Moldavia, per un totale di 8.500 megawattora. Questo è un passo cruciale per garantire che le infrastrutture critiche e le imprese che dipendono per oltre l'80% dall'elettricità possano continuare a funzionare. Il Ministero dell'Energia di Kiev ha anche esortato i cittadini a utilizzare consapevolmente l'elettricità per ridurre il carico sul sistema energetico. Inoltre, oltre 39.000 clienti che erano rimasti senza elettricità sono stati ricollegati alla rete, un segno dell'impegno ucraino per ripristinare i servizi essenziali.

Da un altro fronte, il Financial Times ha rivelato il reclutamento di centinaia di yemeniti da parte della Russia per combattere in Ucraina. Questa mossa evidenzia i sempre più stretti legami tra Mosca e i ribelli Houthi, che controllano ampie aree dello Yemen. Secondo le fonti, gli yemeniti vengono arruolati anche con metodi coercitivi e portati in prima linea in Ucraina in cambio di stipendi elevati e la promessa di cittadinanza russa. Questa strategia mostra il crescente allargamento del conflitto, con il Cremlino che cerca di evitare una mobilitazione generale. Oltre agli yemeniti, Mosca dispone già di mercenari provenienti da Nepal e India, e ha circa 12.000 soldati nordcoreani nella regione.

Intanto, il Ministro degli Esteri francese, Jean-Noel Barrot, ha affermato che l'Ucraina può utilizzare i missili francesi contro la Russia per autodifesa. Barrot ha sottolineato che non ci dovrebbero essere limiti al supporto fornito all'Ucraina, includendo la possibilità di impiegare le forze francesi sul campo, se necessario. Questo avviene dopo che diversi alleati occidentali hanno già fornito missili a lungo raggio a Kiev, sottolineando una crescente disponibilità a sostenere le forze ucraine in questo conflitto.

In Gran Bretagna, il ministro Pat McFadden metterà in guardia contro la minaccia dei cyber attacchi russi durante un discorso alla conferenza sulla sicurezza informatica della NATO a Londra. McFadden sottolineerà che la Russia ha adottato un approccio estremamente aggressivo anche nel cyberspazio e che è fondamentale non sottovalutare questa minaccia, che potrebbe colpire anche le aziende britanniche. Non si può ignorare il fatto che il conflitto tra Russia e Occidente ha raggiunto nuovi vertici, ponendo a rischio la sicurezza globale e costringendo i paesi occidentali a riconsiderare le loro strategie difensive.