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Guerra Ucraina - Russia: Ultim'ora! Kiev richiede l'arresto di Putin per il G20. Zelensky pronto a presentare il sein giovedì. Liberato il padre perseguitato per il disegno della figlia contro la guerra

2024-10-15

Autore: Maria

Rilasciato oggi Alexeij Moskaliov, un padre che ha trascorso un anno e sette mesi in prigione per aver difeso il diritto di sua figlia di esprimersi contro la guerra. La sua condanna era un chiaro esempio della repressione dilagante in Russia nei confronti di chi osa criticare il regime di Putin. Moskaliov è stato arrestato dopo che sua figlia Maria, all'epoca 13enne, disegnò un’immagine che rappresentava un attacco aereo russo su una madre e un bambino, simbolizzando il tragico conflitto in Ucraina. Il disegno attirò l'attenzione delle autorità, il che portò all'arresto e alla separazione forzata dalla figlia, che fu messa in una casa per minorenni. Dopo aver scontato la pena, Moskaliov è finalmente tornato a casa e ha potuto riunirsi con Maria, creando un momento toccante e simbolico in un clima di paura e repressione.

Intanto, il procuratore generale dell'Ucraina, Andriy Kostin, ha lanciato un appello al governo brasiliano, chiedendo l'arresto di Putin nel caso in cui decidesse di partecipare al vertice del G20 in programma a Rio de Janeiro. "Questo sarebbe un passo fondamentale verso il rafforzamento della sicurezza internazionale e un chiaro segnale che il diritto internazionale non può essere ignorato impunemente", ha affermato Kostin. L’arresto di Putin sarebbe reso possibile grazie a un mandato della Corte Penale Internazionale legato alla deportazione di bambini ucraini, rendendo il Brasile, come firmatario dello Statuto di Roma, obbligato a eseguire tali misure legali.

In un contesto sempre più complesso, il presidente del Comitato Olimpico russo, Stanislav Pozdniakov, ha appena annunciato le sue dimissioni in un tentativo di rafforzare un movimento olimpico ormai in crisi dopo l'esclusione degli atleti russi dalle competizioni internazionali.

Le tensioni non si fermano qui: la Polonia ha riacceso una controversia storica con l'Ucraina riguardante i massacri di Volinia, che risalgono alla Seconda Guerra Mondiale. Varsavia chiede la riesumazione delle vittime, mentre l'Ucraina teme che queste richieste possano influire sulla sua aspirazione ad aderire all'Unione Europea.

Da non trascurare, l'Unione Europea ha recentemente imposto sanzioni all'Iran per la fornitura di missili alla Russia, mentre la situazione dei diritti umani in Russia continua a preoccupare il mondo occidentale. Infatti, un ricercatore francese è stato condannato a tre anni di carcere per violazione della legge sugli 'agenti stranieri', un ulteriore colpo alla libertà di espressione nel paese di Putin.

Con ogni mossa strategica e appello internazionale, la guerra in Ucraina continua a provocare ripercussioni che vanno ben oltre i suoi confini, coinvolgendo nazioni e leader globali in un intricato arazzo di alleanze e opposizioni.