A Madrid si svolgerà lunedì 31 marzo la ministeriale G5+, che riunisce i ministri degli Esteri di Francia, Germania, Italia, Polonia e Spagna, con la partecipazione del Regno Unito. L'Alta rappresentante dell'Unione Europea per gli Affari esteri e la politica di sicurezza, Kaja Kallas, e il ministro degli Esteri ucraino, Andryi Sibiha, parteciperanno all'incontro. L'Italia sarà rappresentata dal sottosegretario Maria Tripodi. Questo è il quarto incontro del G5+, noto anche come 'Weimar Plus', creato per facilitare il dialogo e promuovere la difesa europea e il supporto all'Ucraina di fronte alle crescenti minacce russe e al cambiamento della strategia degli Stati Uniti riguardo la sicurezza euro-atlantica. Tra i temi all'ordine del giorno, vi è la discussione su un piano di riarmo da 800 miliardi di euro proposto dalla Commissione Europea per garantire la sicurezza dell'UE e i termini di un cessate il fuoco temporaneo nel Mar Nero tra Russia e Ucraina.

Secondo il quotidiano Bild, questa mattina gli intercettori dell'aeronautica tedesca hanno intercettato un aereo spia russo a est di Rügen. Alle 9.14, il Centro operativo aereo combinato della NATO ha rilevato attività nell'area di Kaliningrad, e dodici minuti dopo due Eurofighter sono decollati per intercettare l'aereo, identificato come un Ilyushin Il-20M, un aereo da ricognizione russo. Questo episodio evidenzia la continua tensione tra NATO e Russia, poiché non è la prima volta che aerei spia russi si avvicinano alla costa tedesca senza violare lo spazio aereo.

Intanto, il portavoce del Cremlino, Dmitri Peskov, ha confermato che il consigliere per la Sicurezza nazionale degli USA, Mike Waltz, e il consigliere presidenziale russo, Yuri Ushakov, sono in costante contatto, discutendo della situazione nel Mar Nero e delle probabili condizioni di cessate il fuoco.

Nel frattempo, si riporta che gli Stati Uniti stanno cercando di ottenere il controllo sui futuri investimenti in Ucraina, specialmente nelle infrastrutture e nei minerali, impiegando un diritto di veto sulle decisioni degli alleati di Kiev e cercando di rallentare ulteriormente il processo di adesione dell’Ucraina all’Unione Europea.

Nel corso di una conferenza stampa a Parigi, il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha rilasciato dichiarazioni allarmanti, affermando che i dati dell'intelligence indicano che la Russia si sta preparando per nuove offensive nelle regioni di Sumy, Kharkiv e Zaporizhia. Zelensky ha sottolineato che i russi stanno guadagnando tempo nei colloqui per rafforzare la loro posizione militare, e ha aggiunto che ci sono molte domande senza risposta sul possibile dispiegamento di truppe europee in Ucraina.

Il presidente francese Emmanuel Macron ha espresso l'auspicio che Xi Jinping, leader cinese, possa svolgere un ruolo attivo nella promozione della pace in Ucraina. Inoltre, Macron ha annunciato la creazione di una 'forza di rassicurazione' composta da diversi Paesi europei, nel caso si arrivi a un accordo di pace. Questa forza non sarà destinata a sostituire l’esercito ucraino, ma piuttosto a garantire una deterrenza contro possibili aggressioni russe.

Infine, il cancelliere tedesco Olaf Scholz ha affermato che la Russia non mostra interesse per una vera pace e che le sanzioni rimarranno in vigore fino a quando non ci saranno progressi tangibili verso una soluzione pacifica. La tensione continua a crescere e le nazioni coinvolte rimangono ferme nelle loro posizioni, segnalando che la situazione in Ucraina rimane critica e volubile.