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Hamas incita alla lotta globale contro il piano Trump per Gaza. L'IDF ordina l'evacuazione di Rafah: "Pronti a combattere con determinazione"

2025-03-31

Autore: Giovanni

Un alto dirigente di Hamas ha lanciato un appello audace ai sostenitori del movimento in tutto il mondo, esortandoli a prendere le armi contro il controverso piano del presidente americano Donald Trump che prevede il trasferimento forzato di oltre due milioni di abitanti di Gaza verso i Paesi confinanti come Egitto e Giordania. "Di fronte a questo piano iniquo, che porta con sé massacri e carestia, chiunque sia in grado di impugnare un'arma, ovunque si trovi, deve agire", ha affermato Sami Abu Zuhri. "Non trattenere un esplosivo, un proiettile, un coltello o una pietra. Facciamo sentire la nostra voce e rompere il silenzio collettivo!".

In parallelo, l'ayatollah Ali Khamenei, leader supremo dell'Iran, ha avvertito che il suo Paese risponderà con fermezza nel caso venga aggredito dagli Stati Uniti. "Stanno minacciando di infliggere danni", ha affermato Khamenei, sottolineando che se tali minacce si traducessero in azioni, l'Iran non esiterebbe a effettuare un duro contrattacco.

Nel frattempo, le Forze di Difesa Israeliane (IDF) hanno emesso un avviso di evacuazione per i palestinesi nell'area di Rafah, situata nel sud della Striscia di Gaza. Il comunicato dell'IDF afferma che l'esercito israeliano si sta "preparando a combattere con grande determinazione per distruggere le capacità delle organizzazioni terroristiche in queste aree".

Secondo quanto riportato dal Times of Israel, un post su X (ex Twitter) del portavoce in lingua araba dell'IDF, il colonnello Avichay Adraee, ha condiviso una mappa della zona destinata all'evacuazione, esortando gli abitanti di Gaza a spostarsi verso la zona di al-Mawasi, lungo la costa meridionale della Striscia.

Questa escalation di tensioni segue un periodo di conflitto intenso nella regione, con civili costretti a fuggire e le infrastrutture già vulnerabili che subiscono ulteriori danni. La società civile internazionale sta criticando sia le minacce di conflitto che le misure drastiche adottate dagli Stati, invitando a trovare soluzioni pacifiche per evitare un'ulteriore crisi umanitaria. È chiaro che il futuro di Gaza e della regione è appeso a un filo, mentre le voci di guerra continuano a farsi sentire.