Nazionale

«Ho seppellito il mio neonato in giardino: la verità shock di Chiara Petrolini»

2024-11-22

Autore: Francesco

L'interrogatorio di Chiara Petrolini, accusata di duplice infanticidio a Traversetolo, sta facendo discutere l'opinione pubblica. «Ho provato a scuoterlo per vedere se respirava, poi l'ho messo in giardino», ha raccontato durante l'interrogatorio.

Il parto è avvenuto in una notte tragica di settembre del 2024, nella camera di Chiara. «I miei non c'erano, non ricordo dove fossero andati. È stato tutto molto veloce», ha spiegato. La giovane madre è ora accusata di omicidio volontario, poiché, secondo le indagini, il 7 agosto avrebbe ucciso suo figlio subito dopo la nascita, seppellendolo nel giardino di famiglia a Traversetolo. La Procura della Repubblica ha aperto un fascicolo, affidando le indagini al PM Francesca Arienti.

In un drammatico racconto, Chiara ha ammesso che anche il secondo cadavere rinvenuto è suo figlio. I risultati degli esami sono attesi con ansia per determinare se il bambino fosse vivo al momento della nascita.

L'orrendo racconto continua: Chiara ha descritto il momento della nascita, avvenuta a maggio, e ha spiegato il suo controverso gesto. «Ho avvolto il bambino in una salvietta e ho scavato una buca con le mie mani. È stato un lavoro di dieci minuti, non di più», ha affermato, confermando di non aver parlato a nessuno della situazione familiare delicata, poiché la nonna era malata.

«Quando è arrivato il giorno del parto, non volevo affrontarlo da sola, ma la paura mi ha tenuta zitta», ha aggiunto, esprimendo il suo dolore e la sua solitudine.

Il padre dei due neonati, Samuel, ex fidanzato di Chiara, non era presente al momento della nascita. Chiara, che lavorava come babysitter, ricorda come non fosse in grado di alzarsi dal letto quel giorno per il dolore: «Quando è nato, ho sperato che le cose fossero diverse, ma alla fine non ci ho più visto chiaro». La storia toccante di Chiara Petrolini solleva interrogativi sul supporto sociale e psicologico per le madri in difficoltà, evidenziando un problema ben più grande nella nostra società.

L'udienza preliminare si avvicina e le domande sul futuro e sulla giustizia rimangono in sospeso. Cos'è veramente successo quella notte? Le verità che emergeranno dal processo potrebbero cambiare le vite di molte persone, inclusa quella di Chiara.