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Hong Kong: le banche abbracciano Bitcoin e criptovalute. Una SVOLTA storica!

2024-11-25

Autore: Matteo

Siamo davvero pronti per una nuova era finanziaria? Mentre il Bitcoin si prepara a scalare la vetta dei 100.000$, anche il panorama bancario sta vivendo una vera e propria rivoluzione. Recentemente, dalla vivace Hong Kong è giunta la notizia che ZA Bank ha avviato una partnership con HashKey, consentendo ai clienti di effettuare trading di criptovalute contro la valuta fiat direttamente attraverso la propria piattaforma e app.

Questa iniziativa segna un prima storica per le banche asiatiche, che si avventurano nel trading diretto di Bitcoin e delle principali criptovalute. Un passo significativo per il settore bancario, che è un chiaro segnale di un miglioramento della reputazione del mercato delle criptovalute, anche se la notizia è stata diffusa dai media con un certo sensazionalismo.

Ma quali sono le reali implicazioni di questa collaborazione con HashKey? E i piccoli investitori cinesi stanno realmente ottenendo maggiori opportunità nel mercato crypto? Analizziamo insieme questa situazione.

ZA Bank e il trading di crypto: un cambiamento epocale

Mentre molte banche europee ignorano il mondo delle criptovalute e bloccano gli account di chi effettua transazioni con exchange, a Hong Kong le cose stanno prendendo una direzione diversa. Con la partnership con HashKey, ZA Bank si posiziona come pioniera nel trading di Bitcoin e criptovalute nella regione.

La piattaforma utilizzerà HashKey Pro, progettata per soddisfare le esigenze degli investitori istituzionali, offrendo un trading completo tramite API e un'app intuitiva, con numerosi strumenti di gestione che attirano banche e intermediari interessati a offrire questo tipo di servizi ai loro clienti.

HashKey è uno dei pochi exchange ad aver ottenuto la licenza a Hong Kong, operando in un ambiente normativo tra i più rigorosi del globo per quanto riguarda l'accesso al mercato.

Le opportunità per gli investitori cinesi

Tuttavia, prima di trarre conclusioni affrettate riguardo alla rinascita del mercato crypto in Cina, è importante fare alcune considerazioni. Gli investitori retail cinesi, ossia i piccoli e medi investitori non professionisti, non hanno ancora accesso alle banche a Hong Kong e la loro capacità di trading non è migliorata in seguito a questo annuncio.

Un panorama a due velocità

Quello che si va delineando è un panorama economico sempre più a due velocità: mentre in Italia il governo sta cercando di affondare il settore con proposte di tassazione elevate, che arrivano fino al 42%, con emendamenti in discussione che però non promettono nessuna reale semplificazione, altrove, in Paesi come USA e Asia, si abbraccia un settore che ha ormai guadagnato legittimità.

Chi ne trarrà vantaggio? La frenata italiana nei confronti di Bitcoin e delle criptovalute porterà solo svantaggi al Paese? Le conseguenze di questo attacco al settore potrebbero rivelarsi disastrose per l'innovazione e la competitività dell'Italia nel panorama globale cripto.