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I primi 16 migranti in viaggio verso l'Albania: la scommessa del governo Meloni

2024-10-14

Autore: Maria

Dopo essere stati intercettati in acque internazionali, 16 migranti originari del Bangladesh e dell'Egitto sono ora in viaggio verso i nuovi centri per migranti in Albania, allestiti a Shengjin e Gjader. Questi individui, messi a bordo della nave Libra della Marina Militare, rappresentano i primi ospiti di questa iniziativa, che mira a gestire le richieste d'asilo al di fuori dell'Italia.

La partenza dei migranti è avvenuta in un contesto di crescente tensione politica, con l'opposizione che ha accusato il governo di aver sprecato un miliardo di euro in un progetto che many chiede rispetto dei diritti umani. L'accordo tra Italia e Albania, avviato dalla Premier Giorgia Meloni e dal Premier albanese Edi Rama, è il cardine di un piano più ampio per gestire le migrazioni e dissuadere i viaggi pericolosi verso le coste italiane.

Nonostante le critiche, il governo ribadisce la necessità di tutelare i confini italiani e di combattere la tratta di esseri umani. I nuovi centri sono divisi in diverse aree: un hotspot per l'identificazione dei migranti, un Centro di Permanenza per i Rimpatri e un centro penitenziario per chi commette reati all'interno delle strutture.

Sebbene i centri siano rigorosamente controllati e sorvegliati, la questione dei diritti dei migranti rimane centrale, con esperti e attivisti che temono che queste misure possano trasformarsi in veri e propri luoghi di detenzione. La procedura d'asilo, che dovrebbe concludersi in quattro settimane, prevede che coloro che hanno diritto a protezione vengano trasferiti in Italia, mentre chi non soddisfa i requisiti sarà rimpatriato dopo un periodo di detenzione.

Dal canto suo, il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha sottolineato l'importanza dell'accoglienza e dell'integrazione, parlando in un evento dedicato ai temi migratori, e ricordando come il fenomeno migratorio sia in continua evoluzione, con nuove sfide e opportunità che richiedono un approccio umanitario e pragmatico.

Infine, in un messaggio inviato ai leader dell'Unione Europea, Ursula von der Leyen ha incoraggiato gli Stati membri a lavorare su soluzioni innovative per affrontare la migrazione, esprimendo interesse verso l'idea di sviluppare centri di rimpatrio al di fuori dell'Europa. Mentre l'Europa si prepara a discutere queste questioni durante il Consiglio europeo del 17-18 ottobre, è chiaro che la gestione della migrazione rimarrà un tema caldo, sollevando interrogativi sulle politiche e le responsabilità condivise tra i Paesi membri.